La penna degli Altri 24/07/2010 11:33

Nelle mani di Julio: "Mi ripeterò"

Doni, dopo qualche frecciata recente, per adesso ha risposto col silenzio. La classica fitta, localizzata nella zona inguinale, ha fatto scattare l’allarme e l’uscita dal campo di allenamento a Riscone, ha spaventato tutti. «Ho avuto un affaticamento muscolare e insieme allo staff medico abbiamo preferito interrompere l’allenamento subito per non rischiare», dice Julio Sergio. Aspettando i riscontri dei prossimi giorni, il parla del pericolo scampato e reagisce risentito a chi gli parla della nuova stagione alle porte. Nell’ultimo campionato è stato un fattore decisivo, ma l’interrogativo di tifosi e addetti ai lavori è quasi ossessiva: riuscirà a ripetersi, o il suo exploit è frutto di un’annata magica? Lui è stufo della bella favola del terzo e non ne fa mistero«Sento spesso questa domanda e rispondo che sarà difficile per tutti: avremo tanti impegni tra cui la , non sono solo io a dovermi confermare su alti livelli. è un di gran qualità e se dovessi adagiarmi, perderei immediatamente tutti i crediti».

A proposito di rivali, la freddezza con cui liquida il suo (non) rapporto con Doni, fa capire una volta di più come tra i due non corra buon sangue: «È un compagno di squadra, come tutti gli altri. In ogni gruppo di lavoro esistono dinamiche diverse tra le persone, i miei amici veri sono quelli di lunga data. Se Doni dovesse partire, la Roma avrebbe soluzioni molto valide tra i pali». Concedesse il bis, a 32 anni Julio Sergio potrebbe anche rientrare nelle convocazioni del Brasile. Lui resta cauto«L’anno scorso non ero da Roma, adesso si parla della Selecao... questo è il mio quinto ritiro in giallorosso, se sono rimasto tre anni a guardare bisogna chiedere spiegazioni a Spalletti. Io sono sempre lo stesso, qualcuno pensa che io sia cambiato ma non è vero. Mentre aspettavo il rinnovo non ho mai pensato di andarmene».

Dopo aver ammesso qualche lacuna ancora da colmare: («Devo migliorare nelle uscite e giocare meglio coi piedi»), Julio Sergio parla delle potenzialità di una squadra ancora da completare: «La squadra è forte e matura per vincere: Adriano e Simplicio sono acquisti importanti e con Burdisso saremmo ancora più competitivi. Per primeggiare, però, dobbiamo partire meglio rispetto alla scorsa stagione. Ranieri cura molto la fase difensiva perché sa che, con attaccanti come i nostri, il gol può arrivare in ogni momento. Il tridente offensivo affascina tutti, ma le punte sanno benissimo che, senza lotta e sacrificio, non si vince». 

Ieri ha parlato a Roma Channel anche Perrotta, che ha annacquato gli entusiasmi di questi giorni: «Non mi piace illudere i tifosi, non è corretto parlare di scudetto». Oggi (ore 17) in programma la seconda amichevole del ritiro con l’Fc Alto Adige, trasmessa in diretta dal canale Radio Radio-Roma Uno Tv. Nel frattempo, puntuale e inesorabile, è arrivato il deferimento a carico di . «Ci hanno rubato due scudetti», disse martedì il capitano giallorosso, finito nel mirino della Procura Federale per "aver espresso giudizi lesivi di prestigio, reputazione e credibilità della classe arbitrale, delle istituzioni federali e di una società operante nell’ambito della Figc"(l’Inter n.d.r). Deferita per responsabilità oggettiva anche la Roma, che ha già affidato la memoria difensiva all’avvocato per il ricorso immediato.