La penna degli Altri 31/07/2010 11:52

Menez: Roma ora tocca a me

STAGIONE IMPORTANTE - Menez sen­te, odora, percepisce, che la pros­sima sarà la sua stagione. Con la Roma e, di conseguenza, con la na­zionale. Ha cominciato alla gran­de, mai visto così in forma, il pal­coscenico parigino vuole che sia il primo di un’annata che lo deve re­stituire al calcio a cui destinato, quello dei giocatori che fanno la differenza: « Non sono mai stato così bene. Mi sento alla grande. Vi giuro che voglio fare una stagione importante e io mi sento pronto a disputarla. Sento che è il mio momento. Nella Roma mi trovo sempre meglio, è una squadra che può di­sputare una stagione da assoluta protago­nista in tutte le com­petizioni in cui sarà impegnata. Sono feli­ce, sta andando tutto per il verso giusto. E’ vero, mi è arrivata la let­tera di preconvocazione per la Na­zionale e potete immaginare con quale gioia l’abbia letta. La nazio­nale francese sta aprendo un nuo­vo ciclo, ho l’età e l’ambizione per poterne fare parte. Ci sono molti giocatori giovani di talento nel cal­cio francese, si può pensare al fu­turo con ottimismo. Io con Beneze­ma, Ben Arfa e Nasri, siamo quat­tro ragazzi che hanno soltanto ven­titrè anni, possiamo e dobbiamo migliorare, ma questo si può fare solo giocando e accumulando esperienza, esperienza che si fa anche sbagliando. Voglio fare bene nella Roma e poi in Nazionale, so di po­terlo fare. Sono anche felice che la lettera di preconvocazione sia arrivata anche a Me­xes, lui merita di es­serci » .

RITORNO IN FRANCIA -La stagione di Menez comincia proprio nella sua Parigi, anche se la sua Parigi non è proprio quella del Parco dei Principi, lui è nato in una delle banlieu più toste, la numero novantaquattro, come il numero della sua maglia, un po­sto di quelli dove non devi mai ab­bassare lo sguardo se vuoi avere il rispetto che pretendi, una delle banlieu dove qualche anno fa scoppiarono i disordini che per qualche giorno finirono in prima pagina su tutti i giornali del mon­do. Menez non ha mai dimentica­to da dove è arrivato e oggi contro il Bordeaux, la Roma capirà, gio­cherà per la sua gente: « Allo sta­dio verranno la mia famiglia e tutti gli amici a vedermi. So­no felicissimo di gio­care questo torneo, tra la mia gente. So­no attaccatissimo al­le mie radici, i miei amici sono qui, sono cresciuto con loro. Sono felice anche di potermi far vedere in forma. Alla Roma ho sof­ferto il primo anno per problemi fisici, il secondo si è sbloccato do­po un colloquio che ho avuto con Ranieri, da quel momento è anda­ta sempre meglio » . E l’impressio­ne, forte e chiara, è che il meglio il ragazzo delle banlieu ce lo deb­ba ancora far vedere.