La penna degli Altri 06/07/2010 11:24

L'accordo c'è, la firma no

Insomma: tutto fatto. La cessione della Roma e degli altri asset principali di Italpetroli è avvenuta. Il debito di 400 milioni contratto dalla società dei Sensi in questi anni verrà azzerato. Alla famiglia rimarranno un numero di immobili dal valore complessivo tra i 35 e i 40 milioni di euro. Rosella Sensi rimarrà per il momento all’interno del Cda (assieme a Montali e un uomo scelto dalla banca) nel ruolo di garante in attesa che l’advisor scelto da Unicredit (la Rothschild) concluda la cessione ad un nuovo acquirente. Un ruolo quello della Sensi senza poteri esecutivi ma con le deleghe che riguardano la gestione ordinaria della società.

Il mercato, fino alla cessione a un nuovo acquirente, andrà avanti senza spendere un euro. Facendo cassa e reinvestendo i soldi guadagnati. Senza cessioni dolorose assicurano da Unicredit che non vuole svalutare il potenziale economico della Roma.

Lo scenario per la Roma futura vede comunque all’orizzonte un nuovo proprietario. Francesco Angelini, titolare dell’omonima azienda farmaceutica, sembra infatti stia lavorando da tempo nell’ombra assieme a Unicredit per un’entrata graduale nella Roma. Sembra remota invece l’ipotesi di un acquisto da parte di una cordata romana composta dagli imprenditori Angelucci, Toti e