La penna degli Altri 06/07/2010 13:09
La Roma perde i Sensi e le certezze
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Troppo pesante lesposizione debitoria di Italpetroli (il gruppo dei Sensi che controlla anche lA.S. Roma) nei confronti di Unicredit: 325 milioni di euro. Qualche dettaglio sul futuro accordo è già filtrato: ai Sensi rimarranno la residenza di famiglia, Villa Pacelli, ed un patrimonio immobiliare per circa 25-30 milioni. Lalternativa per la Sensi è dire no allofferta dei creditori ed iniziare una rischiosissima vertenza legale con un altissimo rischio di fallimento.
PEZZO DI STORIA - Logico, dunque, rinunciare ad un pezzo di cuore: il padre di Rosella, Franco, aveva acquistato il club giallorosso l8 novembre 1993, mantenendone proprietà e presidenza fino al 17 agosto 2008, giorno della sua morte. Da quel momentola figlia, già ad, lha sostituito ai vertici. Unimportante pezzo di storia romanista, unera appunto: in 17 anni la Maggica è tornata ai livelli della presidenza Viola, con il terzo scudetto (2001), due Coppe Italia (2007, 2008), due Supercoppe (2001, 2007) e una presenza costante in Champions League. Dopo i fasti tra anni Novanta e Duemila, con gli acquisti di stelle come Montella, Batistuta, Emerson, Cassano e arrivi di futuri big come Samuel e Mexes, proprio Rosella ha scelto una gestione cauta, a causa dellagrave crisi societaria. Per questo, i tifosi giallorossi ieri non hanno rinunciato alle contestazioni con striscioni come Virtuosi saluti!, Buffona vattene, 17 anni di bugie eRosella Sensi blah, blah, blah.
LINTER GODE - Unicredit non ha comunque intenzione di controllare la Roma. Lidea è quella di trovare al più presto un acquirente e passargli la patata bollente (il calcio non è un buon affare neppure per un colosso bancario). La stessa Sensi potrebbe mantenere un ruolo operativo di transizione, anche perché è stata appena eletta vicepresidente della neonata Lega Serie A. In ogni caso si rischia limpasse tecnica. Il mercato giallorosso era iniziato bene, con larrivo degli svincolati Simplicio (Palermo) e Adriano (Flamengo). In queste ore si deve parlare della cessione di Mexes e del riscatto di Burdisso dallInter: tutte trattative, però, congelate in attesa degli eventi. Alla fine a sorridere (oltre ai laziali) è lInter. Dal 2006 ad oggi la Roma è stata lunica a mettere in dubbio lo strapotere nerazzurro. Un ridimensionamento di Totti&Co sarebbe unaltra vittoria per Moratti.