La penna degli Altri 18/07/2010 21:50

La Roma fa 13, Adriano fa progressi



Il tecnico commenta così i primi novanta minuti stagionali, giocati davanti a 2.500 tifosi. Fin troppo scontato, per un uomo di buon senso come lui, evitare inopportuni entusiasmi: «É importante che nessuno si sia fatto male, sono moderatamente soddisfatto, nonostante i tanti allenamenti ravvicinati. Le sedute di lavoro sembrano blande, ma non lo sono. E se anche dovessimo perdere qualche amichevole, non mi interessa. Dovremo lavorare per arrivare in forma quando serve». Sui singoli: «In Adriano vedo motivazione e buona volontà: sono contento di tutti. Adriano è la scommessa di se stesso, non della Roma. Vedrete, farà un grande campionato. Sono contento della forma di e Vucinic».

Di Menez dice: «É un calciatore stupendo e può giocare in ogni ruolo offensivo. Lo scorso anno poteva apparire un corpo estraneo, ma non era così. Diciamo che Jeremy ha il suo modo per inviare messaggi a me...». Possibilità di rivederli titolari insieme nelle gare che contano? Praticamente nulle, ma per ora sognare non costa nulla: «Mi intriga l’idea: questo è il momento giusto per sperimentare, ma c’è da verificare come reagirà la squadra. Sono giocatori di qualità e devono integrarsi in un assetto equilibrato. Noi i gol li abbiamo sempre segnati, dobbiamo migliorare la fase difensiva».



Aiuterà quella pedina richiesta da magari: «
Il difensore ci serve eccome, non era uno scherzo. Io non posso dire che Burdisso tornerà sicuramente, però ci proveremo». Sulla polemica -Lega, Ranieri è seccato: «Prendo atto della reazione esagerata a una battuta. Siamo davvero caduti in basso e forse è un modo per nascondere ben altri problemi».

Appagati della prima uscita anche i due nuovi: Adriano (partito sulla destra e subito a segno) e Simplicio. «É andata benone, tra di noi c’è già intesa - dicono i brasiliani - ma c’è ancora molto da migliorare». L’imperatore, in campo un’ora, è partito forte calando comprensibilmente alla distanza: «É presto per trarre indicazioni attendibili. Se possiamo coesistere in attacco tutti insieme? Dipende dal mister e dall’apporto che noi attaccanti riusciremo a dare in fase di non possesso palla».