La penna degli Altri 06/07/2010 18:03
La Roma è dei Sensi per altre 48 ore
![](https://m.laroma24.it/IMG/AS ROMA/Arbitrato UNICREDIT-ITALPETROLI/BIG-sensi cammina testa bassa MANCINI@LR24_IT.jpg)
il professor Cesare Ruperto, a concedere altro tempo per trovare l'accordo finale.
Le parole sono sempre importanti, ma lo sono ancora di più in un caso complesso come quello che sta permettere fine al connubio tra As Roma e famiglia Sensi. Per questo, Ruperto, disolito restio a ogni dichiarazione, stavolta ha fatto un' eccezione: «Nella precedente udienza avevo detto che non avrei più concesso rinvii e infatti questa di oggi è solo una sospensione. Il verbale non è stato chiuso, abbiamo solo deciso di interrompere perché i lavori andavano per le lunghe e ognuno aveva i suoi impegni. Giovedì sera ci rivedremo e completeremo il lavoro». , perché il lodo - la decisione presa dall'arbitro, che presumibilmente sarebbe avversa a Italpetroli (la holding di famiglia che controlla il club) - avrebbe conseguenze disastrose per tutti: per la Roma,
per la famiglia Sensi, per la banca ma soprattutto per le famiglie dei lavoratori delle 29 società della galassia Italpetroli che rischiano il crac. Cioè proprio quello che tutti stanno cercando di evitare. Ruperto per primo: per questo è disposto ad andare avanti a oltranza pur di raggiungere l'accordo. L'incontro di ieri è cominciato intorno a mezzogiorno. Nello studio del magistrato erano presenti tutti i protagonisti della vicenda da una parte Rosella Sensi (accompagnata dal marito Marco Staffoli, che però è rimasto ad aspettarla in macchina) e i suoi legali (Conte e Gambino). dall'altra Piergiorgio Peluso, direttore generale di Unicredit e gli avvocati Carbonetti e Di Gravio.
In un caldo soffocante - Ruperto è "allergico" all' aria condizionata e a Roma ieri sisono sfiorati i 36 gradi - le parti hanno cominciato a lavorare all'accordo. Una guerra di trincea combattuta sul fronte ambiguo del valore economico da attribuire ai resti dell'impero di Franco Sensi. Ed è stato proprio sul valore di alcuni immobili (in particolare di un grande complesso situato in via Panisperna, a Roma) che le parti hanno perso la maggior parte del tempo. Perché, per il resto, la struttura dell'accordo è abbastanza chiara e ormai pacifica: alla banca finiranno i principali asset della compagnia (As Roma e "settore" petrolifero), mentre alla famiglia immobilì (compresa la residenza di Villa Pacelli) per un valore di circa 35 milioni, oltre alla presidenza della squadra per il tempo necessario alla banca Rotshcild, l'advisor scelto da Unicredit,a trovare un nuovo acquirente (si spera un paio di mesi, si sarebbe fatta viva una cordata guidata dal gruppo Angelucci operante nei settori sanitario ed editoriale). Un ruolo che la Sensi ricoprirebbe senza poteri reali se non quelli legati all'ordinaria amministrazione. Il che, sul piano sportivo, significa zero campagna acquisti e manovre minime per mantenere inalterato il valore del club.
Una giornata tanto intensa ha avuto conseguenze pesanti per l'andamento del titolo Roma che ha chiuso con un rialzo del 7,17%, "innervosendo" la Consob che ha chiesto un comunicato per questa mattina. Altre
oscillazioni sono inevitabili di qui a giovedì quando Ruperto che assicura che il clima tra le parti è più che collaborativo - conta di chiudere la partita: «Il verbale che abbiamo aperto stamattina si può chiudere solo in
due modi - ripete - con un accordo o con il lodo».