La penna degli Altri 01/07/2010 10:57

Dino Viola, il presidente dell’orgoglio giallorosso

Dal 16 maggio 1979 al 19 gennaio 1991: dodici anni rivisitati attraverso i suoi successi (uno scudetto e quattro coppe Italia, anche se la sua Roma raccolse meno di quanto meritasse) e le tappe storiche che lo misero in conflitto con il Palazzo, con la e le grandi squadre del Nord. Battaglie memorabili, non solo per l’equità e la correttezza degli arbitraggi, condotte con fermezza e un linguaggio sagace, il famoso «violese».

Nella gestione Viola non mancarono anche momenti bui: il «caso Vautrot», la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool e lo «scandalo Lipopill», che coinvolse gli allora giallorossi Peruzzi e Carnevale e che lui affrontò al fianco della moglie Flora, scomparsa nel novembre scorso. Il vero rimpianto degli ultimi anni di presidenza fu quello di non riuscire a realizzare uno stadio di proprietà che assicurasse alla società l’autosufficienza economica per gli anni a venire: un progetto osteggiato e tuttora d’attualità. Anche in questo, Viola fu un precursore.