La penna degli Altri 15/07/2010 19:13

"Daremo il massimo in ogni competizione"

ROMA ARABA - Un fondo sovrano sulla Roma. Questa l'ultima frontiera per il futuro del club giallorosso. Un incontro a Roma, circa quarantotto ore fa, tra Unicredit e un fondo sovrano saudita, ha aperto un nuovo scenario per il passaggio di consegne del club, in attesa che il 26 venga ratificato l'accordo siglato giovedì scorso tra Rosella Sensi e i rappresentanti della banca, che darebbe il via libera alla cessione del club. Che si tratti del fondo Sama Foreign Holdings Arabia Saudita (dove Unicredit può vantare contatti importanti), o di un interessamento del principe Al-Waleed bin Talal, si parla di patrimoni da miliardi di euro. Un investimento nella Roma - valutata attualmente non oltre i 150 milioni - non costituirebbe certo un salasso. Anzi. Nonostante di fondi provenienti da Oriente si parli da anni (in passato sono stati coinvolti lo sceicco Al Maktoun, Gheddafi e, recentemente, il fondo Aabar, azionista di Unicredit), e la smentita ufficiale di Unicredit ("Allo stato attuale non c'è nessun dossier sul tavolo per la vendita dell'As Roma"), questa volta il contatto è reale. Si tratta di discorsi ancora allo stato embrionale. Ma che, nei prossimi giorni, potrebbero assumere contorni più definiti.

OTTIMISMO - La banca ha contattato il fondo ritenendolo un interlocutore privilegiato, ma non l'unico: discorsi restano aperti con fondi Usa e imprenditori romani. Inevitabilmente verrà privilegiato chi offrirà garanzie concrete e, magari, formulerà un'offerta. Si respira, in questa fase, un timido ottimismo, confortato da una serie di prospettive che sembrano offrire una soluzione soddisfacente (economicamente e di garanzie) in tempi rapidi.

CHI BEN COMINCIA... - "Puntiamo a ottenere il massimo. A partire dalla Supercoppa". Così Ranieri dà il benvenuto alla stagione che sta per iniziare. Prima virgolette ufficiali per il tecnico dalla sala stampa di Trigoria, a poche ore dall'imbarco sul volo che porterà la squadra in Val Pusteria. Dove da domani si getteranno le basi per la nuova annata, la prima del tecnico romano dall'inizio: "Il buongiorno si vede dal mattino - assicura il tecnico - è da qui che si vede il futuro". Un Ranieri carico quello visto oggi. "Voglio illudermi ma non voglio illudere: abbiamo tre competizioni oltre alla sfida di agosto con l'Inter. Tutte le manifestazioni sono importanti e non daremo priorità a nessuna in particolare. Vogliamo regalare ai nostri tifosi grandi emozioni. Lotteremo per fare in modo di confermare quello che abbiamo fatto l'anno scorso". In serata Ranieri parlerà nuovamente dall'hotel Hinterhuber per chi, impegnato nel viaggio, non ha potuto esserci.

BURDISSO - Ranieri pensa anche al mercato. Dopo il benvenuto ai nuovi ("li ho visti bene, si sono presentati a Roma prima per farsi trovare pronti e questo la dice lunga sulla loro voglia di Roma"), l'allenatore giallorosso manifesta impazienza per l'arrivo di Burdisso. In attesa dell'incontro - previsto in queste ore - tra Pradè e Branca, Ranieri fissa il punto di vista giallorosso: "Mi dispiace per Nicolas che reputo un grane giocatore, ma se l'Inter rimane ancorata su quelle richieste sarà difficile. Faremo di tutto per averlo ma non possiamo dare quello che non abbiamo". Tradotto: se il prezzo è dieci milioni, non se ne fa nulla. Intanto, Doni dal Brasile alza la voce: "Sono stufo delle bugie si di me. Lo scorso anno ho sbagliato quando sono entrato in campo perché non ero abituato alla panchina. Ranieri mi ha rimproverato perché ad Atene non c'ero con la testa, ma non abbiamo litigato". E ancora: "Julio Sergio non è un mio amico, mi ha fatto tristezza quando ha detto che gli facevo la riserva anche in Brasile". La frattura, adesso, sembra davvero insanabile.