Con l’arrivo di Cassano, cominciò una nuova era. Francesco prese sotto braccio il 19enne barese e insieme portarono la Roma ad un passo dallo scudetto del 2004, in una stagione nella quale per un po’ brillarono pure i 193 centimetri del norvegese Carew. In quello stesso anno i romanisti avevano scoperto un brasiliano che era arrivato da sconosciuto e che aveva convinto uno come Fabio Capello. Amantino Mancini ci mise poco a diventare un bel compagno d’attacco per Francesco, che nel frattempo, con Spalletti, stava completando la sua metamorfosi. Da quel Sampdoria-Roma del 18 dicembre 2005 in cui per la prima volta Totti fece il centravanti, i suoi compagni d’attacco sono stati delle seconde punte. E’ stato il caso di Vucinic, di Menez, perfino di Julio Baptista. Lo scorso anno, poi, è arrivato Luca Toni, ed è iniziata un’altra storia, quella del doppio centravanti. Una storia che è destinata a proseguire con l’arrivo di Adriano, l’ultimo dei fortunati che hanno fatto coppia col capitano. In questo elenco compaiono anche tanti altri: da Mido a Paulo Sergio, da Nonda a Giuly. Ma la storia continua. La storia è Francesco Totti.