La penna degli Altri 17/07/2010 04:57

Capanna, preparazione atletica e psicologia. «I nostri ragazzi devono faticare divertendosi»

È lui il primo membro dello staff di Ranieri ad essere intervistato da Roma Channel a Riscone. Sotto un cielo che non promette nulla di buono, Capanna svela i segreti della preparazione della Roma: «Per noi l’aspetto psicologico è fondamentale. I nostri ragazzi devono faticare divertendosi. Se loro si sentono gratificati al termine di ogni seduta si riescono anche a prevenire tanti infortuni». Nel gruppo Roma l’allegria non manca. Anche se non deve essere scambiata per poca voglia di lavorare: «No, anzi - conferma Capanna - questi ragazzi non si tirano mai indietro. , ad esempio, è uno che ama scherzare ma è un professionista serio. Per
me, poi, è come un figlio». La preparazione della Roma, in cui quest’anno il pallone recita un ruolo fondamentale, sembra agli occhi dei meno esperti quasi innovativa: «Con il mister ci siamo chiesti: "Possibile che c’è un solo modo per allenare i calciatori?". Ovviamente la risposta è no. E da lì siamo partiti. Noi, ripeto, vogliamo la partecipazione emotiva dei ragazzi. Alcune metodologie non vanno bene perché i ragazzi non le sentono trasferibili in partita». In sintesi: se i giocatori fanno un esercizio che, a livello inconscio, non reputano fondamentale durante la partita, sono portati a farlo meno bene rispetto a un altro: «Così si lavora meglio».
 
La preparazione della Roma, dal primo giorno a Trigoria, andrà sempre in crescendo: «Abbiamo iniziato con un allenamento al giorno e facciamo sedute in progressione. L’obiettivo è fare tutti i giorni quello che si ragazzi sono in grado di fare. Non vogliamo imbarazzi muscolari. Ripeto, l’aspetto psicologico è fondamentale, anche nella vita è così. Occorre dare ai ragazzi la soddisfazione di fare determinate cose. Vogliamo la loro partecipazione al 100%, perché così si aumenta la voglia di fare». Siamo in montagna, ma le corse nei boschi non fanno più parte del repertorio romanista: «No, è cambiato l’allenamento atletico. Quello che veniva chiamato "il fondo" va fatto in modo diverso. Ogni disciplina sportiva deve avere un proprio metodo per far sì che gli atleti siano completi». A Trigoria poi quest’anno non si lavorerà in maniera specifica su alcuni calciatori: «Non c’è bisogno di prendere un giocatore e farlo allenare da solo - dice ancora Capanna - basta che durante un’esercitazione abbia dei compiti particolari. È brutto, a meno che non serva il differenziato per recuperare da un infortunio, far allenare un ragazzo da solo». Le ultime battute Capanna le dedica all’alimentazione: «Per noi è importante, perché noi siamo quello che mangiamo. Non imponiamo una dieta precisa ai ragazzi, ma mangiare correttamente è fondamentale». Anche perché quest’anno con i tre impegni la stagione sarà dura e difficile: «Sì, ma questo gruppo è pronto ad affrontarle». E se lo dice il miglior d’Italia c’è da credergli.