La penna degli Altri 16/07/2010 10:50
Attenti a quei tre

Chi entra e chi esce, forse Nel frattempo Adriano è salito in camera, ha guardato il panorama, fatto un bel respiro.«Ricominciamo». E sia. «Ci puntiamo molto, è la nostra scommessa», ribadisce Ranieri. «E se il buongiorno si vede dal mattino...». In effetti Adriano è partito col piede giusto, conciliando dieta e sudore. Che abbia trovato finalmente la sua strada? Qualcuno, invece, lha persa. Mafa sentire la sua voce, che arriva forte e chiara dal Brasile, dove è in vacanza. Doni si riposa dopo le fatiche mondiali, si fa per dire. E torna a parlare, «troppo bugie sul mio conto» dice nel numero di Rivista Romanista oggi in edicola. «Adesso parlo io», lo strillo. Ora, lultimo ricordo turistico di Doni è tutto sommato recente: lui che fa shopping nei centri commerciali sudafricani, lui che dà pacche sulle spalle a chiunque, lui che rientra a testa china nel tunnel, col fratino verde pisello immacolato. Dura la vita del terzo portiere, e chissà se il migliore del mondo (bisognerebbe chiedere a Spalletti). Lultimo ricordo calcistico, invece, risale a cinque mesi fa (Panathinaikos-Roma), con lui che sostituisce linfortunato Julio Sergio, lui che sembra un po disorientato, proprio come uno che non trova più la strada di casa, lui che ne prende tre.
Scherzava... Parla, dunque. «Ad Atene non cero con la testa». Sincero. «Quando sono entrato in campo ho sbagliato perché non ero abituato alla panchina». Si era capito. «Con Julio Sergio non sono amico, ma non è un problema». Si era capito pure questo. «A Ranieri ho promesso di migliorare». Bravo, ma non è che gli cambi la vita... «Dopo le vacanze tornerò alla Roma e mi metterò a disposizione di Ranieri». Come? Segnalati svenimenti a Brunico e a Milano, dove Pradè ha appreso la ferale notizia. Se salta pure la cessione di Doni, dove li trova i soldi per riprendere Burdisso? Magari scherzava.