La penna degli Altri 07/07/2010 12:52

Accordo vicino: cancellati 400 milioni di debiti

Di fatto, il documento d’intesa che verrà stilato nel nuovo e decisivo appuntamento con l’«arbitro» Cesare Ruperto servirà a mettere nero su bianco la tabella di marcia per la cessione degli asset della Italpetroli (compresa l’As Roma) all’istituto di credito. E la firma sulla lettera d’intenti consentirà di chiudere l’accordo in una settimana, dieci giorni al massimo.

Ieri la holding della famiglia Sensi, su richiesta della Consob dopo che lunedì il titolo As Roma era schizzato di oltre il 7%, finendo nel mirino degli speculatori, si è affrettata a precisare la sospensione a causa dell’ora tarda dell’incontro davanti al collegio arbitrale e l’aggiornamento a giovedì 8 «al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione».

Dopo le rassicurazioni ottenute da Rosella Sensi nella prima parte del doppio incontro di lunedì (nessuna penalità fiscale a suo carico per il trasferimento dei beni), anche le garanzie richieste dall’attuale presidente del club giallorossosarannori-spettate: l’advisor al quale sarà affidato il mandato di vendere la squadra sarà un intermediario di chiara fama (probabilmente Rothschild), la squadra non sarà smembrata - leggi vendita di pezzi pregiati come  - e la Sensi avrà piena libertà di gestione nel periodo di «traghettamento», ovvero fino a quando non sarà trovato un acquirente.

L’interregno durerà al massimo due anni, anche se Unicredit, che nonhanessuninteresse atenere nella propria pancia il club e intende valorizzarlo prima di dismetterlo, si augura che il compratore si materializzi molto prima, magari già alla fine del 2010. E si starebbe già attivando per una dismissione il più rapida possibile della società di Trigoria.

Prende corpo l’idea di una cordata romana (eventualità quotata 1,75 dai bookmakers contro il 3,50 di investitori stranieri), si tirano fuori i nomi di Angelini e Angelucci - ma fonti Unicredit hanno parlato ieri di «nessuna manifestazione di interesse» del re delle cliniche capitoline - e si parla di una merchant bank guidata da Giovanni Malagò, già presidente del comitato organizzatore dei mondiali di nuoto Roma 2009.

Alla Sensi resterà un patrimonio immobiliare di 30-35 milioni di euro: secondo indiscrezioni, lunedì non sarebbero emerse particolari distanze sui valori dell’operazione nè rilanci del presidente della Roma. Attesa domani dall’assemblea di Compagnia Italpetroli per l’approvazione del bilancio, un’assemblea cheresterà aperta fino a quando non terminerà l’incontro bis tra la Sensi e Unicredit. Domani sarà nella Capitale anche Alessandro Profumo, l’amministratore delegato della banca di Piazza Cordusio, che parteciperà al Forum dell’università Luiss su «Idee, strategie e progetti per il futuro». Il suo intervento sarà alle 15, tre ore prima dell’incontro decisivo negli uffici di Vigna Clara. Dal quale anche lui attende la fumata bianca.