La penna degli Altri 23/06/2010 12:36

Unicredit e la Sensi verso l'accordo che prevede la cessione del club

La bozza di accordo sui cui si sta lavorando prevede la nomina di un manager super partes incaricato di gestire la vendita di tutti gli asset di Italpetroli (inclusa la Roma ed esclusi alcuni immobili che resterebbero ai Sensi) secondo tempi e modalità decise da Unicredit. Questo piano di vendite permetterebbe anche l'approvazione del bilancio della holding, certificato con riserva dalla società Bdo. In pratica, se Rosella firmasse l'accordo, rimarrebbe alla guida della società giallorossa fino a quando la banca non troverà un compratore. E il nodo è tutto qui: la Roma è il bene dal valore più significativo nella «partita» ma al momento non c'è un acquirente pronto a rilevarlo.

Francesco Angelini, attualmente impegnato con la sua azienda farmaceutica in importanti affari a «stelle e strisce», si è fatto da parte. Ora Unicredit ha attivato i suoi canali italiani e internazionali per trovare una cordata alternativa. Il tempo stringe e la banca non ha la minima intenzione di mettersi alla guida della Roma.

E se oggi non si arrivasse all'accordo? Allora sarà Ruperto a decidere il destino di Italpetroli entro luglio. La Roma resta sospesa, con un mercato bloccato e l'iscrizione al prossimo campionato non ancora regolarizzata. Il 14 maggio scorso sono stati pagati gli stipendi di gennaio ai tesserati, mancano tre mensilità (circa 20 milioni di euro, comprese le tasse) da versare entro venerdì prossimo per scongiurare qualsiasi rischio di penalizzazione. «I soldi per gli stipendi ci sono» assicurano da Trigoria. Almeno quelli.