La penna degli Altri 06/06/2010 15:15

Sfracelli d'Italia

Secondo la versione di alcuni navigatori di fede romanista, in un video caricato su YouTube il centrocampista bianconero modificherebbe il testo dell’inno di Mameli prima dell’amichevole con la Svizzera di sabato sera, inserendo l’aggettivo «ladrona» dopo le parole «che schiava di Roma…». Il giocatore canterebbe quindi «Roma ladrona». Marchisio leghista per la gioia di Renzo Bossi, che sbandiera il suo non-tifo per la Nazionale? Macché, il governo del Piemonte sarà pure passato alla Lega Nord, ma il ventiquattrenne torinese smentisce in modo secco: «Non ho pronunciato nessuna frase offensiva contro Roma, semplicemente ero fuori tempo con la banda, e per questo il mio labiale può essere sembrato non in sintonia con l’inno. Anche Cannavaro ha notato lo sfasamento tra noi e la musica, per questo abbiamo riso insieme».

Resta, comunque, qualche minimo dubbio perché la voce del giocatore è sovrastata dal coro dei tifosi.

Il tutto tra le risate di Cannavaro e Iaquinta, lì vicini, un napoletano e un crotonese, non proprio due cittadini di Giussano. L’assoluzione arriva dal ct Lippi: «Marchisio è un ragazzo fantastico, serio, esemplare: non credo proprio che abbia detto una cosa del genere. Sanzionare il giocatore con l’esclusione dalla Nazionale? Ma per favore…».

Giallo risolto e scandalo rientrato. Certo è che ci vuole un po’ di fantasia per leggere il motto padano sulle labbra dell’azzurro. Dopo il Camoranesi colpevole di non cantare l’inno, nel mirino è finito Marchisio, un altro juventino. Dal bianconero all’azzurro, per qualcuno sono sempre sfracelli d’Italia.