La penna degli Altri 30/06/2010 10:51

Roma, serve o no il vice-Pizarro?

Lo dicono i numeri, in ma­niera evidente. Con Pizarro in campo la Roma nell’ultimo campionato ha conquistato 71 punti in 31 gare. Media punti 2,29. Proiettata nelle 38 parti­te dà un totale di 87 punti: scu­detto facile visto che l’Inter ha tagliato il traguardo a quota 82. Senza il cileno la Roma ha giocato 7 partite collezionando 11 punti con una media di 1,57 a partita. Con questa media la Roma sarebbe finita quinta con 60 punti, fuori dalla , superata anche da Milan, Sampdoria e Palermo.

E non consideriamo la scia­gurata Cagliari- Roma 2- 2 in cui Ranieri ebbe la malaugu­rata idea di sostituire Pizarro al 40’ della ripresa, sul 2-0 per la Roma. Che altrimenti la “ media- Pizarro” si alzerebbe ancora.

Ranieri (che da quel Caglia­ri- Roma in poi si è guardato bene dal sostituire il cileno nel corso della gara) quando ha dovuto fare a meno di lui ha optato per un centrocampo più robusto sotto il profilo atletico ma sicuramente meno tecnico e organizzato. Nel cambio la Roma ci ha quasi sempre ri­messo nonostante il prodigar­si di De Ros­si in una sor­ta di doppio ruolo che non gradisce troppo (regi­sta ma an­che interdi­tore) e il contributo di buoni cursori ma con qualità ben definite come Brighi, Per­rotta e, quando è stato chiama­to in campo l’acerbo Faty.

Tra l’altro, dopo quattro an­ni di Pizarro- regia appare chiaro che in sua assenza tut­ta la squadra non riesce a muoversi secondo il suo stan­dard migliore. Come detta i tempi di gioco il cileno infatti, probabilmente non sa farlo nessun altro. Sia quando acce­lera sia, soprattutto quando vuole o deve rallentare con le sue veroniche, il possesso pal­la e conseguenti cambi di gio­co. Insomma, sembra quasi che la Roma sia diventata Pi­zarro- dipendente e questo va bene solo se Pizarro c’è. Il ren­dimento della squadra e la qualità del gioco invece dimi­nuiscono in sua assenza.

In sede di mercato Claudio Ranieri ha lasciato la lista di una difficile spesa nelle mani di Pradè, che sta cercando tra mille difficoltà di ricomporre il mosaico secondo le prefe­renze del tecnico. Nel mondia­le abbiamo visto il ghanese Annan ( 24 anni) lavorare be­ne in mezzo al campo e con una lieve somiglianza col Pek. Gioca ( ancora) in Norvegia, potrebbe non costare molto. C’è poi il brasiliano Josuè (31) con attitudini simili, ma gioca nel Wolsfburg e potrebbe non muoversi. In Italia solo un gio­catore come Andrea Pirlo sembra avere certi requisiti tecnico-tat­tici. Ma Pir­lo è Pirlo, con i suoi anni e i suoi titoli. E si­curamente chiuderà la sua carriera nel Milan. Piuttosto, si potrebbe chiedere proprio al Pek se nel suo Cile, magari non proprio in nazionale, c’è un suo possi­bile successore. Sempre che la Roma voglia cercarne uno. In alternativa, basandosi sul­l’esperienza della stagione tra­scorsa, Ranieri dovrà inven­tarsi una Roma senza Pizarro comunque equilibrata e in grado di macinare gioco ad al­ti livelli.

Pizarro si avvia ai 31 anni e ha bisogno ogni tanto di tirare il fiato. Tra i tanti problemi di mercato di una Roma che avrà di nuovo l’impegno Cham­pions, anche quello di breve­media durata: trovare un altro Pizarro o cambiare decisa­mente rotta in senso tattico (e questo dovrà deciderlo anche Ranieri) quando il cileno non potrà essere in campo?