La penna degli Altri 25/06/2010 12:33
Riise: «Non vedo lora di ricominciare»
Perché nella Grande Mela si è appena sposato e ai suoi amici norvegesi ha voluto raccontare un po di dettagli di una cerimonia altrimenti riservata solo a pochi intimi. Mi sono sposato lunedì sera con la mia Maria, che ora è diventata Maria Elvegard Riise. E stata una giornata fantastica, culminata con la cerimonia e il ricevimento. Abbiamo fatto una festa sulla terrazza allultimo piano di un albergo in città, dal quale avevamo una fantastica vista a 360 gradi su New York e Manhattan. Tutto è stato perfetto, abbiamo scelto un wedding planner locale che ha fatto in modo che tutto fosse esattamente come volevamo. Ovvero una cerimonia privata e un party a cui hanno partecipato solo le persone a noi più vicine. Cè stato anche modo di visitare un po la città. Siamo stati a Central Park, a Ground Zero, allEmpire State Building, al Rockfeller Center. Abbiamo fatto shopping sulla 5th Avenue, e martedì abbiamo anche fatto un tour in elicottero volando sopra la città e facendo tante foto.
Ricarica le energie Riise, dopo una stagione massacrante. Ma, si sa, lui è uno che fermo non ci sa proprio stare. Più si allena e meglio sta. E quindi pure in vacanza non si è fatto mancare un po di attività fisica: Qui mi sono anche allenato bene, perché so perfettamente che la prossima stagione con la Roma sarà molto dura. E, come sempre, a me piace essere ben preparato. Dopo il ritiro avremo un torneo a Parigi contro Bordeaux e Porto tra la fine di luglio e gli inizi di agosto. Non vedo lora di scoprire quali saranno i nuovi acquisti della società e chi invece andrà via. Durante il mercato estivo ci sono sempre dei cambiamenti, ma sono sicuro che la squadra sarà ancora più forte dellanno passato per andare a caccia dello scudetto. E poi cè la Champions League che, come ho già detto tempo fa, mi è mancata tanto.
Matrimonio, allenamenti, e basta? No, John ha sempre fame di calcio. E pure dagli States si sta vedendo i Mondiali: Ho notato che qui il calcio sta diventando sempre più popolare. Alcune delle squadre favorite hanno convinto, altre invece hanno deluso. Alcune delle stelle più attese hanno impressionato, mentre altre sembrano essere fuori forma e a corto di motivazioni.
Un atteggiamento, questo di alcuni suoi colleghi, che Thunderbolt proprio non riesce a capire:
Giocare la Coppa del Mondo e rappresentare il proprio paese dovrebbe essere il sogno di ogni calciatore, ma stavolta sembra che alcuni non siano motivati come lo sono con le loro squadre di club. Questo è sorprendente e deludente.
Per me non sarà così quando parteciperò con la Norvegia ai prossimi Europei in Polonia ed Ucraina e ai Mondiali in Brasile nel 2014, conclude ridendo Riise. Nessun riscorso alla scaramanzia. Tra quattro anni lui vuole essere lì in mezzo a tutti i campioni. Di anni ne avrà quasi 34, ma per uno così non sembra un problema. Perché mi piace essere sempre ben allenato. Per la Norvegia, per la Roma, per vincere