Non siamo abituati a strumentalizzare, ma sono vicende che richiedono l’intervento del ministero dell’Interno e il monitoraggio della situazione. Soprattutto non c’è da sottovalutare quello che sta succedendo, qui c’è un salto di qualità: prima la macchina, ora la casa. È un modo di agire che la camorra ha usato spesso contro Rosaria Capacchione, coraggiosa cronista di Caserta: ogni tanto le aprono la macchina e le fanno capire di tenerla sotto controllo. Ma non ci fermeremo ad un’interrogazione parlamentare, faremo tutto il possibile, di concerto con Silvia e i suoi avvocati, per difenderla. Va detto però che se qualcuno pensa che cambieremo linea o posizione perde tempo. Non faremo un solo passo indietro. E saremo il 22 a L’Aquila insieme a Silvia a presentare 13 minuti del documentario sulla ricostruzione e dedicato al popolo delle carriole.