La penna degli Altri 09/06/2010 06:16

Moratti e l’Inter deferiti da Palazzi! Sotto accusa gli acquisti Motta-Milito

La Procura Federale convoca e il presidente, davanti a un collaboratore di Palazzi, conferma quelle dichiarazioni. Moratti fa lo stesso. Il presidente dell’Inter dice «di avere invitato a colazione un giorno della fine di maggio» (...), «ma di non aver parlato con lui di mercato di calciatori». Il passaggio chiave è appena successivo. Secondo Moratti, quanto detto da nell’intervista a "telenord.it" «doveva riferirsi ai “contatti ed incontri che si tenevano tra le dirigenze dell’Inter e del e non di quanto ci siamo detti io e nel corso dell’incontro del maggio scorso”. Ma la Procura non gli crede: «Gli altri tesserati ascoltati (...) hanno evidenziato - viene spiegato nel deferimento - che gli incontri relativi alla cessione reciproca dei calciatori tra le due società sono avvenuti nel successivo mese di giugno». È su questo che si fonda il teorema accusatorio. Per Palazzi, l’affare Milito- Motta-Acquafresca sarebbe stato definito già a maggio. Da Moratti e da e non dai dirigenti, che avrebbero avuto, quindi, solo un ruolo secondario. Ripetiamo: Moratti non poteva chiudere alcuna operazione direttamente con l’inibito . Per la Procura, Moratti e hanno violato gli articoli 1, comma 1 e l’articolo 10, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva (, anche l’articolo 19, comma 2, lettera a). L’Inter è stata deferita per responsabilità diretta, il per responsabilità oggettiva. Se le accuse saranno provate, i rossoblù pagheranno un’ammenda. Mentre i nerazzurri rischieranno addirittura la B. Altrimenti, se la caveranno con una multa e una mini-inibizione. Come dire, con un buffetto.