La penna degli Altri 30/06/2010 05:51

Lui come Vava

Gli inizi non furono facili, ma poi, con volontà, con classe, l’impavido carioca si è inserito nei meccanismi tattici, prima di Luciano Spalletti e poi di Claudio Ranieri. Juan è un giocatore "universale", capace di difendere e di attaccare, implacabile nelle giocate d’anticipo e abile a farsi valere nell’area avversaria. La sua prodezza contro il Cile è da copertina: un sigillo che resterà per sempre nella stroria mondiale del Brasile. Perché gol così sono samba e bellezza. Cresciuto nel Flamengo, il club di Zico e Leo Junior, di Adriano e di "moviola" Andrade, Juan Silveira dos Santos è uno dei punti fermi della nazionale verdeoro: lui e capitan Luicio formano una coppia insuperabile. Conosco il futébol: ho seguito, quando facevo il cronista, quattro edizioni della Coppa America (Brasile ’89, Cile ’91, Ecuador ’93. Uruguay ’95), perdo rare partite su Sportitalia, sono un tifoso del Palmeiras di San Paolo (l’ex squadra di José "Mazzola" Altafini), ho visto all’opera centinaia e centinaia di difensori sudamericani. Bene: Juan è uno dei migliori e dei più completi del mondo,una sicurezza. Un simbolo di forza ed eleganza. Fortunata la Seleçao e fortunata la Roma! Campioni così sono, ormai, merce rara.