Altri della programmazione: fatto sta che il club giallorosso, come rimarcato dal presidente Rosella Sensi mercoledì «ha una grande attenzione per i giovani: magari non li andiamo a prendere fuori ma li cresciamo in casa». I ragazzi del 93’ di Stramaccioni, poi, verranno ricordati come gli invincibili: in 38 partite hanno vinto 35 volte e pareggiato solo in tre occasioni. Più forti di tutto e tutti al punto che nella final eight non hanno subito nemmeno una rete. Di nomi interessanti da segnalare ce ne sarebbero: dal portiere Pigliacelli all’autore della rete di ieri, il genietto Ciciretti, passando poi per i vari Carboni e Verre (unico ad essere classe ‘94). Tuttavia meglio non fare torto alla forza di un gruppo (quasi totalmente composto da ragazzi romani o della regione Lazio) che il vero leader lo ha trovato in un signore silenzioso, classe ‘76, che siede in panchina: «Il successo non è mio visto che sono 10 anni che non entro più in campo – ha detto Stramaccioni – ma di questi ragazzi fantastici. E’ la vittoria della squadra e della tecnica, del modello-Roma, del nostro settore giovanile».

“Nostro” chissà fino a quando, visto che le sirene dell’Inter si fanno sempre più minacciose: «Domani non so dove andrò, voglio godermi questa vittoria». Emozionato anche il dt Conti: «Complimenti ai ragazzi e tecnico».

Peccato per la sconfitta dei giovanissimi (0-3 contro il Milan) che non toglie nulla comunque allo splendido campionato dei ragazzi di Montella. In un calcio caratterizzato da trasferimenti e ingaggi miliardari, l’autofinanziamento trae linfa proprio dai giovani. Senza farsi troppe illusioni, in bocca al lupo per il futuro ragazzi.

Totti si congratula con tutti, vincitori e vinti. «Grande il lavoro di Stramaccioni, mi dispiace per Montella, anche se al primo colpo è riuscito a fare grandi cose. Speriamo prima o poi di ritrovare qualcuno di questi ragazzi in prima squadra. Complimenti a tutti. Davvero».