La penna degli Altri 25/06/2010 10:57

"Lippi già cotto. Serviva Ranieri"

Lippi è l’accusato principale di Perani. «A un Mondiale si deve andare con in testa un gioco. Stavolta, invece, ho notato troppe incertezze dell’allenatore». La squadra non era giovanissima ma questa, secondo Marino, non è stata una colpa. «I “vecchi” si sono battuti. Piuttosto, le colpe sono degli altri, che non hanno mai fatto la differenza». E’ facile dire a casa sono rimasti... «E io dico che adesso non si può negare di affermare che Balotelli e Cassano hanno qualità superiori di chi, invece, in Sudafrica c’era. Loro due, ma non solo, di vestire l’azzurro avevano una gran voglia e sono certo che, pur essendo teste calde, non avrebbero fatto pazzie con l’Italia». Male male, stavolta, come di più non si poteva immaginare. «Tutto sotto livello, dall’allenatore ai giocatori. La squadra era vecchia ma se avesse avuto il collante giusto poteva funzionare ancora».

Perani avrebbe visto, per questa avventura ma anche per il futuro, un altro allenatore sulla panchina azzurra. «L’unico che sa proporre un calcio moderno è Ranieri. E lo sa fare anche con uomini non giovanissimi. Guardate cosa ha saputo realizzare con la Roma. Adesso ci penserà Prandelli, che è bravo, ma io credo che le qualità di Ranieri siano superiori. Che belle le sue squadre, corte, che sanno ragionare. Con Ranieri saremmo ancora in Sudafrica». Peggio della Corea, secondo Perani, «perché noi allora perdemmo dopo mezzora il faro del nostro gioco, Bulgarelli, e qui no. L’uscita di scena è cocente perché la qualità c’era ma non s’è visto nulla, né gioco né uomini né allenatore». Adesso si deve pensare, al più presto, a ripartire anche se la botta non sarà assorbita tanto facilmente. «Bisogna ricominciare da zero, pensando a una squadra giovane. Ragazzi validi ce ne sono, e non solo Balotelli e Cassano, anche se devono fare esperienza. Li avrei affidati tutti a Ranieri».