La penna degli Altri 16/06/2010 11:30

La Madonnina torna a vegliare sulla città

È stata sollevata nel cielo da una gru per poi essere calata, dopo poco più di 5 mesi, lì dove era caduta. I lavori per il restauro della statua, divelta lo scorso ottobre da una violenta tromba d’aria, sono stati resi possibili grazie all’impegno del Sindaco Alemanno e al finanziamento sostenuto dall’Acer (Associazione costruttori edili romani) per una spesa di 160 mila euro. La Madonnina, cadendo, si era spezzata in tre tronconi perdendo anche le braccia.

 

È stata riparata e restaurata nel giardino sottostante al piedistallo. Ha coordinato il progetto la sovrintendenza comunale, che ha affidato i lavori al restauratore Carlo Usai. La scultura sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 24 giugno con una cerimonia presieduta dal Papa, Benedetto XVI, ma già ieri il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo, l’assessore capitolino ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera e altri funzionari, hanno assistito assieme ai sacerdoti e agli impiegati del Centro Don Orione, sulla sommità di Monte Mario, sopra lo Stadio Olimpico, alla «rinascita della statua».

L’opera, alta 10 metri, è realizzata in lamine di rame balzato e dorate con foglia d’oro ed è sostenuta da un traliccio portante verticale, ora riparato e rinforzato, inserito nella torre di sostegno alta 14 metri. La Madonnina, opera dello scultore ferrarese Arrigo Minerbi, fu eretta sul piedistallo a protezione della à di Roma il 4 aprile del 1953. Un braccio della statua, rivolta alla à, rappresenta, secondo la tradizione, un gesto di protezione dei cittadini, mentre la mano dell’altro braccio indica il cielo.

«Sono molto lieto che la Madonnina sia stata ricollocata al suo posto», dice il presidente del Consiglio Comunale di Roma, Marco Pomarici. «La settimana prossima - prosegue Pomarici - sarò presente alla cerimonia di inaugurazione alla presenza del Santo Padre e del Sindaco per suggellare un’operazione coordinata in tempi eccezionalmente rapidi grazie anche dall’intervento dell’Acer e di altri soggetti privati che ringrazio sentitamente». «È il ritorno di una presenza familiare per la à e per il Centro Don Orione ha detto il superiore generale dell’Opera Don Orione, Don Flavio Peloso La Madonnina è per noi una persona viva, non solo un simbolo. Fa parte della storia e delle trepidazioni di Roma. E adesso gli scolari al mattino e i lavoratori potranno tornare a salutarla e a rivolgerle un pensiero passando davanti alla statua».

Per il vicesindaco Cutrufo, «c’è emozione per questo simbolo e le fondamenta che la sostengono ora saranno più solide». Ad assistere ai lavori c’era appunto anche l’assessore Lavori Pubblici, il quale ha spiegato che «a causa delle lunghe procedure burocratiche, il Comune non avrebbe potuto intervenire, per questo ci siamo rivolti ai privati e quindi all’Acer». «L’intervento effettuato ha riguardato lo smontaggio di tute le lamine della statua distorte e il ripristino della struttura metallica interna di sostegno. Sono stati poi effettuati - ha spiegato il presidente dell’Acer, Eugenio Batelli - lavori edili alle struttura danneggiate dalla caduta, è stato ripristinato il traliccio di sostegno della statua e sistemata l’area verde del giardino sottostante».