La penna degli Altri 17/06/2010 06:32
Il Mondiale in una lacrima

Jong Tae-Se è un idolo in Giappone, dove è nato: gioca e segna per il Kawasaki, per i tifosi nipponici è "il Rooney asiatico". Poteva scegliere la nazionalità giapponese e persino quella sud- coreana, ma ha preferito non tradire le sue radici, e ha detto sì alla Corea del Nord, una delle nazioni più misteriose, più chiuse, più indecifrabili. Una nazione che mancava a una manifestazione mondiale da 44 anni, da quando, in Inghilterra nel 66, umiliò la nazionale di Mondino Fabbri, per 1-0, rete dellormai mitico Pak Doo Ik. Una nazione che, di certo, non riempie di denaro i propri giocatori. Ma Jong Tae- Se ha fatto una scelta di vita, in Sudafrica vuole onorare quella che sente, profondamente, la sua gente. La sua capitale ideale è Pyongyang. Contro il Brasile, ha mostrato di possedere coraggio e talento. E servito il miglior Juan per impedirgli di fare danni. Ma Jong Tae-Se ha già vinto la Coppa dei sentimenti. Il trionfo delluomo prima che del calciatore.