La penna degli Altri 03/06/2010 12:19
De Rossi: Roma è la mia vita
De Rossi non ha nascosto di aver riflettuto su una sua possibile partenza per andare a giocare in un campionato diverso da quello italiano, ma la riflessione ha portato a questo: «Il pensiero ha attraversato la mia mente. Mi sono chiesto come sarebbe giocare all'estero, ma a essere onesti Roma è tutto per me: è la mia vita. Non sarei felice da altre parti. Ovviamente non si sa mai cosa potrebbe succedere, ma al momento non riesco a vedermi in un altro club o a vivere da una parte che non sia Roma» .
Insomma, pare proprio che la storia possa finire qui. Anche se non mancheranno altre voci che vorranno il Real Madrid o Manchester United o Bayern Monaco interessate al biondo di Ostia. Il Real, peraltro, attraverso Ernesto Bronzetti ha fatto sapere ufficialmente che in considerazione della grande amicizia e stima che il presidente del club Florentino Perez ha nei confronti della famiglia Sensi, da Madrid non partirà mai una richiesta dacquisto del cartellino di De Rossi, anche se Mourinho dovesse insistere. Al contrario il Real sa che in caso di decisione di mettere sul mercato il biondo, allora la società spagnola sarà la prima a essere informata. Ma al momento questultima ipotesi è da ritenersi impossibile. De Rossi ha un contratto con la Roma sino al giugno del 2012, già cè stato qualche contatto tra le parti per un prolungamento, cè una certa differenza tra offerta e richiesta, ma cè tutto il tempo necessario per arrivare a un accordo.
Nellintervista al sito della Fifa, il vicecapitano della Roma ha parlato anche del prossimo Mondiale dove sarà uno dei titolari di Marcello Lippi con lobiettivo, tutt'altro che semplice, di bissare il trionfo ottenuto quattro anni fa in Germania: «LItalia ha disputato un grande girone di qualificazione, siamo riusciti a concludere al primo posto con una giornata di anticipo. Credo che il più grande segreto dell'Italia sia il gruppo di giocatori che abbiamo. E' lo stesso nucleo che ha vinto la Coppa del Mondo e ha giocato gli Europei, che non abbiamo vinto, ma siamo usciti a testa alta contro la Spagna ai rigori. Abbiamo ancora lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto prima. E questo è quello che ha portato i nostri successi recenti. Il nostro girone iniziale a prima vista potrebbe sembrare facile, ma sappiamo che non è mai così in un Mondiale. E per questo potete stare tranquilli che non vedrete mai unItalia presuntuosa. In Sud Africa ci sarà il problema dell'altitudine. Lo abbiamo sperimentato durante la Confederations Cup e ora sappiamo che è un fattore che deve essere preso in considerazione. E vero che ci sono molti giocatori con più di trent'anni, ma bisogna ricordare che una Coppa del Mondo è un torneo che dura solo sette partite. Un sacco di giocatori che saranno in Sudafrica si ritireranno dalla Nazionale dopo il torneo, ma ciò che conta è che siamo in grande forma sia mentalmente che fisicamente a partire da giugno. Non potremmo avere un allenatore migliore di Marcello Lippi».