La penna degli Altri 24/06/2010 10:48

Cento: «Adesso daspate Bossi!»

 

Una battuta forse un po’ pesante, «ma pur sempre una battuta, come ne fanno tutti quelli che seguono il calcio quando sono tra amici. Adesso starò più attento a fare battute, meglio non farle davvero, si rischia di far casino se non si è capiti. E comunque chiedo scusa alla Nazionale. Finirà che gli azzurri vinceranno il Campionato del Mondo, io faccio loro gli auguri». Pentito? «Ho chiesto scusa alla Nazionale. Per il resto, stop. Una cosa è chiara, anche se già la sapevo, ed è il vecchio proverbio popolare ’Scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Toccare la Nazionale è, in questo momento, come scherzare con i santi». Il mondo politico, in compenso, non è stato a guardare. Nella mattinata di ieri, il presidente del Roma Club Montecitorio Paolo Cento è intervenuto in modo piuttosto deciso sulla questione: «Questa volta il ministro Bossi si merita il Daspo. Chissà che il ministro Maroni, che vuole la tessera del tifoso, non faccia una bella diffida al suo collega di governo nonché leader del suo partito ».

 

Reazioni indignate, d’altronde, si sono registrate da ogni schieramento politico. «Penso che sia una frase da cancellare, da dimenticare - ha detto il ministro degli Esteri Frattini, sottolineando che l’Italia «non compra nessuno, non si fa comprare, non trucca le partite; noi vogliamo vincere contro la Slovacchia facendo più gol». Per il segretario Pd Bersani, le parole «sgradevoli e irresponsabili» del leader leghista non sono altro che «diversivi» che nascondono gli insuccessi dell’esecutivo di cui fa parte. «Se bastasse tifare Paraguay per dar da mangiare alla gente - ha ironizzato - si può anche prendere in considerazione l’ipotesi. Ma purtroppo suonare "Va’ pensiero" e tifare Paraguay non porta nulla alle condizioni reali dei cittadini».

Comunque vada questo pomeriggio a Johannesburg, c’è da scommettere che le polemiche non finiranno qui.