La penna degli Altri 10/06/2010 11:38

Adriano: «Sono maturo e felice Vincerò questa sfida»

 

Roma, che capisce, la mano ha cominciato a dargliela ieri, accogliendolo come un Impera­tore per questa sua seconda avventura italiana, quella decisiva, stavolta non ci sono appelli, im­peratore o bambino, Roma ce lo dirà. E lui nel­la prima conferenza stampa da romanista, quarta tappa italiana di un percorso tra paradi­so e inferno non si è nascosto dietro a un dito, ha voluto la sfida, è pronto a giocarsela: «Sono felice. Di essere qui, indossare la maglia della Roma, accettare questa sfida. Ringrazio la Ro­ma, il presidente, Daniele Pradè, Gilmar Ri­naldi, Roberto Calenda. Sono cambiato rispet­to a quando sono tornato in Brasile. Ho fatto de­gli errori e lo dico chiaramente, non mi nascon­do. Ma ora ho riconquistato la mia felicità. Tor­no in Italia più maturo. E’ una sfida difficile, lo so, ma voglio vincerla. Ho qual­che chilo di troppo, normale do­po un mese che stai fermo, per questo tornerò qui prima, mi al­lenerò duro, so che all’inizio sa­rà difficile, incontrerò difficoltà, ma voglio dimostrare a tutti di tornare l’Adriano che avete vi­sto nei primi anni italiani. Mi volevano tante squadre, ma c’era la Roma e Roma è come Rio, qui c’è pas­sione, qui c’è emozione. Ho sentito , il ca­pitano, ci siamo detti che bisogna vincere. Ro­ma e la Roma le ho subito sentite come una fa­miglia, voglio stare in questa famiglia. L’Inter e Moratti con me sono stati bravissimi, non pos­so che ringraziarli. Ma ora sono della Roma. So che ho delle responsabilità, me le prendo» .

 

Comincerà a farlo dal primo luglio quando, con oltre dieci giorni di anticipo rispetto ai suoi nuovi compagni, si presenterà a Trigoria insie­me all’altro nuovo arrivato, Fabio Simplicio per un programma tipo adda passa ‘a nuttata. In­tanto, ieri sera, è volato con i suoi amici in Sar­degna, destinazione aeroporto di Olbia, punto d’arrivo i dintorni di Porto Cervo, tavolo preno­tato in un ristorante a lui ben conosciuto, dieci giorni di mare, sole, bagni, barca e non ci spin­giamo oltre. Poi breve ritorno in Brasile, prima che inizi la seconda vita italiana dell’imperato­re bambino.