La penna degli Altri 10/05/2010 11:04

Tutti al Totti day

Amore, orgoglio, rabbia Le carezze del papà, più dei gol, degli striscioni, delle magliette, sono la risposta migliore ai calcioni del arrabbiato. La à si è costituita parte civile in una specie di class action contro i suoi detrattori. Tutti i 50mila dell’Olimpico chiamati a testimoniare. C’è chi indossa la maglia numero 10 di questa stagione, chi dei campionati precedenti (Ilary ne porta una edizione 2006-07). C’è chi punta sull’amore («Roma ti ama, l’Italia ti invidia», si legge in Sud), sull’orgoglio («Roma è fiera di te», in Tevere), sull’ironia: «Mejo 2o con il cuore che 1o col tutore. uno di noi», dice un cartello. E c’è, purtroppo, pure chi è ancora arrabbiato, quelli per esempio che hanno una maglietta con una scritta agghiacciante: «10, 100, 1000 Balotelli».

Dimmi che credi Una prestazione un po’ così, due gol pesanti come pietre (13o e 14o in campionato), il giro d’onore, l’abbraccio con la Sud. La capacità ancora di stupirsi per tanto amore. «Oggi l’Olimpico era magnifico — racconta in serata dal suo blog —, mi ha dato tanto affetto in un momento difficile. Grazie di cuore a tutti coloro che indossavano la mia maglia, che è anche la vostra. Sono i nostri colori, il nostro orgoglio. I miei gol sono per questa gente che mi è stata vicina. A voi e a tutti coloro che vivono per la Roma dico solo una cosa: crediamoci fino alla fine. Noi ci proviamo».

Non succede, ma se... Perché nel giorno dell’orgoglio tottiano incidentalmente si giocava contro il Cagliari. Pareva una formalità, anche per la cortesia degli ospiti, e invece è stata una sofferenza. La Roma resta incollata all’Inter, programma la trasferta a Verona (con diecimila tifosi al seguito) e spera in un evento eccezionale a Siena, che sia calcistico o atmosferico. «Ci vorrebbe un miracolo, mi dicono di crederci. Fieri di avergli dato noia fino all’ultima giornata», dice Pizarro. Comunque vada, «Grazie campioni». Stava scritto in tribuna Tevere.