La penna degli Altri 22/05/2010 12:49

Totti, ricorso respinto. Ma l’immagine è salva


dall’amico
Vito Scala, dal legale della società, l’avvocato e dal ds Pradè.

La Roma ha spiegato i motivi dell’appello in una nota diffusa prima ancora che la corte della Figc si pronunciasse: «Al di là della parte tecnica che punta alla riduzione della di un turno, il ricorso presentatodalla Roma per il caso ha soprattutto un valore simbolico. Il gesto di Francesco - sottolinea la società nella nota - resta deprecabile, come lui stesso ha riconosciuto anche oggi (ieri, ndr) ma pur sempre di campo. Avevamo pensato anche di non fare ricorso per le quattro giornate di ma, dopo tutto quello che è successo, con il linciaggio mediatico nei confronti di , abbiamo cambiato idea. Non potevamo accettare soprattutto che Francesco passasse per razzista».

Fonti interne alla Roma raccontano come l’idea del ricorso sia stata partorita proprio dal . voleva far sentire la sua voce. Desiderava che il tribunale sportivo più importante lo ascoltasse. Che capisse che dietro al calcione rifilato a Balotelli non si nascondeva una matrice xenofoba, ma una serie di provocazioni che l’avvocato ha mostrato in un filmato. non ci sta a passare per razzista. Ai giudici ha detto di considerarsi un esempio per i giovani e che tutto quello che è stato detto e scritto dopo l’espulsione lo ha costretto a un’ingiusta gogna mediatica.

 

La società ha sottolineato che si è trattato di un fallo di gioco, che Francesco di calci del genere ne ha ricevuti a centinaia in carriera. Ma soprattutto che sì, il gesto è «deprecabile». Però è stata una reazione istintiva. La Roma ha domandato ai giudici se non fossero più gravi le continue provocazioni di Mourinho. Gesti inconsulti? No, ragionati e dunque di gran lunga peggiori. Eppure, mai censurati.

 

Solo è stato sottoposto alla fantozziana crocifissione in sala mensa. Perché?