La penna degli Altri 29/05/2010 12:31
Totti: «Il mio caloroso abbraccio a Daniele»
Le esagerazioni sono altre. Di altri. Che ricoprono posti e cariche e palazzi. Cè unimmagine bellissima, fra le tanti belle di questanno: è appena finita Roma-Inter, Totti sta andando col suo passo romano da parastinco stanco verso la Sud a rendere omaggio a quella cosa infinita che è la Sud. A un certo punto il balenio, londa anomala di De Rossi che da dietro gli salta al collo mentre continua a saltare scomposto. Totti non si sposta di un millimetro, nemmeno si sorprende, se lo prende in spalle e lo porta a riva, lì sotto la Sud, che è un cuore, che è sentimento, che è ancora il luogo dove si possono dire le cose, dove si può ancora praticare il dissenso. Ieri Francesco ha rifatto questo, sè ripreso sulle spalle il "ragazzino". Sè abbassato - lui che sta nellalto dei Cieli - fino ai duemila metri del Sestriere e se lè ripreso a cavacecio. Loro sono così, linnamoramento e lamore, la rivoluzione e il governo, il Presidente e il Primo Ministro della Roma, mamma e papà, fratelli di questa città che sanno cosa ancora significa un abbraccio in unItalia in cui i Fratelli sono solo parole dellinno, in cui si sta perdendo anche la ragione, dopo aver seppellito il sentimento. In questo scenario, ecco, Francesco Totti è il pezzo dinfanzia che resiste. E ieri è morto pure Arnold.