La penna degli Altri 11/05/2010 11:27

Totti, il calcione costa un poker

Inter & Co.- Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, però, non si è limitato a prendere in considerazione solo quell’episodio. Una giornata di stop è stata data anche allo stesso Balotelli «per proteste verso gli ufficiali di gara» e a Chivu (già diffidato). Non è tutto. Anche Oriali è stato sanzionato ( multa di 15.000 euro e inibizione) perché «nel corso del primo tempo ha contestato reiteratamente l’arbitro con atteggiamenti plateali e per avere, al rientro negli spogliatoi, rivoltogli con tono arrogante espressioni ingiuriose, provocando in tal modo anche un alterco con altre persone presenti». Ma le malinconie non finiscono qui, perché Tosel ha inflitto una multa di 40.000 euro alla Roma per i cori razzisti dei tifosi giallorossi a Balotelli e di 2.500 all’Inter per i bengala accesi dai tifosi nerazzurri al 44’ della ripresa».

Il ricorso La sentenza non è stata accolta bene dalla Roma e dallo stesso . «Quattro turni di stop sono proprio una pena eccessiva», ha detto a coloro che da sempre gli sono vicino. Per questo il club giallorosso darà mandato all’avvocato di fare appello alla sentenza.

L’impressione, infatti, è che il -Day consumatosi domenica all’Olimpico abbia saldato di nuovo tutto l’ambiente, anche perché il gruppo giallorosso crede ancora che lo scudetto non sia solo un sogno. D’altronde, la Roma sa di non avere nulla da perdere perché già autrice di una stagione eccezionale, di avere tutta la rosa a disposizione (lo squalificato Riise escluso) e di poter contare su un capitano in forma crescente, visto che nelle ultime 4 partite ha realizzato 3 reti. Abete assolve In attesa dell’ultima giornata di campionato, la sensazione è che l’onda lunga del caso Balotelli non terminerà in fretta. Da parte sua, però, la Federcalcio getta acqua sul fuoco. Se Yuri Chechi resta deluso («due giorni ed è stato dimenticato tutto») e Panatta considera giusta la («gesto bruttissimo»), il presidente Abete fa da pompiere. «Nella vita tutti sbagliano, ma si fanno anche cose buone e ne ha fatte tante per lo sport e la solidarietà. È una persona di qualità, è consapevole di aver sbagliato. Ma una persona che sta dando un contributo importante a tante realtà non si può mettere all’indice. Si giudica l’atto, ma c’è rispetto per la qualità della persona».

Bravo - Qualità che si evidenzia anche nei complimenti riservati all’amico . «Carlo è stato un grande — ha detto Francesco sul suo blog— e merita proprio il titolo di Re che gli hanno dato. È sempre bello che un italiano compia grandi imprese nel mondo». , d’altronde, sa come fare.