La penna degli Altri 05/05/2010 10:59

Taddei per Menez. Toni ancora fuori

L’Inter non ha mai battuto la Roma in questa stagione, mentre i giallorossi vogliono dimostrare a tutta Italia di non essere inferiori all’armata di Mourinho. In palio c’è un trofeo che Roma e Inter si sono contese per 5 volte negli ultimi 6 anni (11 le finali complessive fra le due squadre): un record. Si giocherà davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un clima ad alta tensione. Si temono, infatti, scontri tra tifosi della Roma e quelli nerazzurri (e qualche ultras laziale) tanto che il Viminale ha rafforzato le misure di sicurezza. «I nostri tifosi devono venire per una festa», ha detto Ranieri e anche la società ha invitato i tifosi alla calma.



A guidare l’assalto giallorosso alla decima coppa Italia della sua storia - che significherebbe stella sulle maglie - ci sarà , il capitano tornato al gol e vicinissimo alla convocazione in nazionale a discapito di Toni, ancora in panchina. Rispetto a Parma, Pizarro tornerà a guidare il centrocampo, Burdisso verrà spostato sulla destra con Mexes al centro e, soprattutto, Taddei preferito a Menez in favore di Taddei.

In porta, Julio Sergio. Il brasiliano è tornato sul Lazio-Inter:

«A Roma c’è un livello di rivalità altissimo come in nessuna altra parte del mondo. In Brasile, per esempio, c’è rivalità solo quando giochi uno contro l’altro, ma finisce lì. Ora però pensiamo solo alla Coppa che rappresenta un obbiettivo importante». Un obbiettivo che, se raggiunto, porterebbe alla conquista della stella d’argento. «Ecco a noi romanisti sono queste cose a darci grandi motivazioni», ha concluso un Ranieri sibillino, ma non troppo.