La penna degli Altri 11/05/2010 13:39

Sacchi con Tassotti un'ipotesi Nazionale

Il momento, per Francesco e per la Roma (che perderebbe il giocatore che la rende unica e appetibile) è delicatissimo. Ricorda l’altro vissuto dopo gli Europei portoghesi, quando il Real cercò di approfittare della sua solitudine per regalargli la maglia e una penna per firmare un contratto miliardario.  guardò e riguardò il foglio che l’avrebbe trasformato in Paperone e poi lo gettò, accartocciato, nel cestino: troppo forte l’affetto per la à, per la squadra, per i suoi fans. I tifosi hanno fatto ciò che dovevano. Pare che anche Rosella Sensi avesse una maglietta di Francesco, ma non basta. La società deve sollecitarlo, stargli vicina, fargli capire che non può fare a meno di lui, difenderlo in privato e in pubblico: al ristoratore Rajola doveva, per esempio,rispondere, senza offesa, il cuoco di Trigoria. Ranieri e Montali cerchino le parole giuste per ricucire. Da parte nostra, possiamo dirgli che altrove non ce lo vediamo e che non ha l’età della pensione, tanto che consideriamo un grave errore l’esclusione dalla lista azzurra per far posto, pensiamo, a dieci giocatori della .

E’ più che mai il miglior calciatore italiano, uno dei più forti di ogni tempo, il solo capace di cambiare pelle e ruolo e deve ancora farci vedere come se la cava da regista, da centrale difensivo e da E se lascia, il calcio (che già ci piace sempre meno) sarà un’altra cosa per noi, per la Roma, per i tifosi e, lo ammetta, per lui. Ci sono due allenatori giusti per la Nazionale: Prandelli e Ranieri. Il primo è prigioniero dei Della Valle. Il secondo? Ci pensino lui e la Roma: un’occasione così non capita più. Prevedendo il doppio no, la Federcalcio ha studiato una brillante soluzione: un giovane in panchina e un maestro in tribuna, un direttore tecnico di prestigio nazionale e internazionale, cui i club possano con difficoltà ribellarsi.
Arrigo Sacchi, appunto, chiamato ”il professore” in tutto il mondo. Mauro Tassotti ha l’esperienza giusta, ma si libera solo se il Milan gli preferisce Galli. Maldini sembra più un ambasciatore. Costacurta è un po’ verde. Si tratterebbe in ogni caso di una soluzione temporanea, in vista degli Europei: va aperto un nuovo ciclo azzurro avendo per obbiettivo i mondiali in Brasile.