La penna degli Altri 15/05/2010 14:34

Roma si fa così

 
«Non abbiamo niente di meno dell’In­ter » . Da quel giorno è cominciata la rin­corsa, che ha portato la squadra gialloros­sa a scavalcare per due settimane i neraz­zurri e, dopo l’incredibile sconfitta con­tro la Sampdoria, a inseguire a due punti di distacco, pronta a sfruttare un eventua­le passo falso degli uomini di Mourinho. Con Burdisso ha vinto all’Inter anche An­dreolli, quando era giovanissimo e debut­tò con Mancini. Oltre ai due ex nerazzur­ri, in Italia ha vinto solo . Il capitano aveva già la fascia sul braccio quando la Roma conquistò lo scudetto di nove anni fa. E’ passato tanto tempo, Francesco non è più giovanissimo, ora insegue il secon­do scudetto, sarebbe l’unico calciatore ro­mano a centrare il bis. Di quella squadra che dominò il campionato dall’inizio alla fine, è rimasto l’ultimo superstite. Alla fine della scorsa stagione ha smesso Vincenzo Montella e si è messo a fare l’al­lenatore e tre anni prima se ne era anda­to Damiano Tommasi, prima in Spagna e poi in Cina.

Domani
guida la carica di quelli che sanno come si fa. Burdisso è il roma­nista che ha vinto più scudetti, cinque, dietro di lui c’è , con quattro. Il romeno ha sposato la causa, è uno che fa spogliatoio, che carica i com­pagni. Che si muove a Trigoria come se ci fosse da una vita. è diventato ro­manista dentro, andò a rimproverare Ra­du, per quello sgambetto nel derby. Sono compagni di Nazionale, ma il ha un ascendente sui più giovani.

Julio Baptista ha vinto in Brasile e nel Real Madrid, prima di arrivare alla Ro­ma. A Verona non ci sarà per un infortu­nio, ma in questa stagione anche lui ha dato il suo contributo, facendosi trovare pronto in ogni occasione. Quella di Juan è un’altra presenza all’interno dello spo­gliatoio. Parla poco ma quando lo fa tutti lo stanno ad ascoltare. Ha vinto tre scu­detti in Brasile, ha giocato ai vertici anche in Germania. Vuole provare a sfilare lo scudetto a Lucio, compagno di mille bat­taglie in Nazionale. Juan ci ha sempre creduto, anche dopo la sconfitta contro la Samp che ha compromesso in parte la rin­corsa. Sono rimasti novanta minuti, la squadra è stanca, ci arriva con il fiato grosso. Ma nessuno si tira indietro. La Ro­ma sa come si fa.