La penna degli Altri 17/05/2010 12:34

Roma, le lacrime dopo i gol

«Non dobbiamo rimproverarci nulla. La Roma ha disputato una stagione favolosa, è stata la vera protagonista del campionato», ha dichiarato Ranieri al termine della gara vinta con il Chievo (la 24ª stagionale).

Ottanta punti in classifica, due soli in meno dell’Inter milionaria, rappresentano quanto di meglio la Roma potesse fare in una stagione iniziata in maniera pessima, con un mercato condotto a parametro zero, due sconfitte e l’esonero tardivo di Spalletti. Nessuno allora si aspettava un Bentegodi colorato di giallorosso e un primo posto ripreso per i capelli a mezz’ora dalla fine del campionato. I gol di Vucinic e stavano per disintegrare i rimpianti nati dopo la sconfitta con la Sampdoria e riportare lo scudetto a Roma dopo 9 anni. Dalla radiolina e dal tabellone del Bentegodi però arrivava inesorabile la notizia della rete di Milito.

«E ti pareva...» commentavano tifosi sugli spalti e giocatori in campo. Primo fra tutti , scoppiato in lacrime al termine della partita e rincuorato da un intero stadio che scandiva il suo nome. Per la terza volta, il capitano vede sfuggirsi il tricolore all’ultima giornata. Così come che ancora aspetta il suo primo scudetto: «Prima o poi capiterà. Se potessi cambierei la mia situazione con quella di Cambiasso: niente Mondiale al posto di questo scudetto. C’è rammarico ma noi a Roma abbiamo qualcosa di diverso: i 20 mila che cantavano a fine gara qui a Verona ne sono la riprova».



non è d’accordo poi riguardo alle analogie fra questo secondo posto e quello del 2008: «
Lì avevamo qualcosa da recriminare riguardo gli arbitraggi. Stavolta all’Inter non gli si può dire nulla».

Proprio dalla consapevolezza di ripartirà la Roma nella prossima stagione, come assicura
Burdisso: «Nessun rimpianto. C è un po’ di tristezza ma da questa dobbiamo ripartire per provare a vincere scudetto e ». Una stagione che dovrebbe rivedere Ranieri sulla panchina giallorossa. Il tecnico incontrerà Rosella Sensi questa settimana per definire un rinnovo messo in pericolo dalle sirene azzurre. «Il prossimo anno ci riproveremo», ha concluso il tecnico, vero artefice di un’impresa che porta zeru tituli, ma tanti applausi.