La penna degli Altri 15/05/2010 13:12
«Roma credici» Mirko insegue il gol del sorpasso
Ad un passo Lui, Mirko Vucinic, luomo dei sogni e dei sorpassi, delle vittorie e delle scalate al cielo. Il cacciatore di stelle, il calciatore innamorato. Lui, Mirko, ha trasformato i suoi gol in rime e le sue esultanze in baci. Diciotto volte stagionali, record. Tredici volte in campionato, il trono di Totti insidiato fino allultimo. Anche domani, a Verona, una sfida nella sfida. Lui, 13. Laltro, 14. Da soli hanno portato 36 punti, nessuno come loro. Lui, Vucinic, più di ogni altro ha portato la Roma tra le nuvole, allingresso del Paradiso. I suoi gol sono stati accelerazioni di gioia, allunghi di felicità. E notti magiche, pomeriggi di festa, momenti di esaltazione. Lui, Mirko, cera sempre, con le scarpette viola. Cera col Bologna, quando dai fischi nacque un fiore. Cera a Milano, con lInter, quando fu chiaro chi era il più forte. Cera a Firenze, con lo smoking bianco. A Napoli, come se fosse un biliardo. Con lUdinese, quando volle esagerare. A Bari, dove bastò un numero magico. Con lAtalanta, quando azzardò il primo sorpasso. Nel derby, quando ci fu lapoteosi. E quella notte sembrò tutto possibile, lo scudetto e lamore.
Provaci ancora Poi, qualcosa si è inceppato nel cuore e nei muscoli di Mirko. E pure nei meccanismi della Roma. Difficile stabilire se sia stato più il litigio con Perrotta, la contrattura di Parma o le botte di Materazzi. Lui, Vucinic, è quasi un mese che non segna matorna in tempo per tirare, baciare, sognare, sorpassare ancora. E stavolta dritto fino al Paradiso. Con lo smoking e la barba.