La penna degli Altri 05/05/2010 10:45

Rieccole! Altro round di una gara senza fine



Spareggio Capaci di superarsi a vicenda nel girone di ritorno, come non era mai successo nella storia recente del nostro calcio, Roma e Inter si contendono il primo di due obiettivi comuni nel giro di undici giorni, se lo scudetto non si assegnerà già domenica prossima. Una grande occasione per la squadra di Ranieri, che può confermarsi più forte di quella di Mourinho almeno nelle sfide dirette. Dopo l’1-1 a San Siro e il 2-1 all’Olimpico, e compagni possono vincere anche questo «spareggio» di Coppa Italia con i nerazzurri, preceduto da due successi (2007-2008) e due sconfitte (2005-2006), scrivendo il nome della Roma per la decima volta nell’albo d’oro. L’Inter, invece, ha la grande occasione di dimostrarsi più forte dei suoi sfidanti, confermando i valori del campionato in cui ha 2 punti in più, la miglior difesa e il miglior attacco, segni inequivocabili di una squadra equilibrata e completa. Conquistare la sesta Coppa Italia, inoltre, sarebbe il modo migliore per avviare una storica tripletta nel 2010, in attesa di scudetto e , dimenticando definitivamente il primo titolo perso nella Supercoppa italiana, l’8 agosto scorso a Pechino, contro la Lazio.



Assenze L’assenza dello squalificato Cassetti, rimpiazzato a destra dall’ex nerazzurro Burdisso, non compenserebbe a livello tecnico quella di Sneijder, il faro che ha illuminato le migliori notti dell’Inter. Già senza Lucio, Mourinho sarà costretto a cambiare l’assetto tattico dell’Inter, comunque favorita grazie al suo invidiatissimo organico. Ma in una partita, specie contro la Roma, può succedere di tutto. E Mourinho lo sa bene, perché esordì proprio contro i giallorossi in Supercoppa italiana, il 24 agosto 2008 a San Siro. Sembrava una vittoria facile, ma non bastò andare due volte in vantaggio e il suo primo titolo arrivò soltanto ai rigori. Stavolta pur di rivincere, tra l’altro in una sede considerata sbagliata, sarebbe disposto a soffrire ancora così tanto. E sollevare una coppa a Roma, il 5 maggio, aiuterebbe a credere che il vento è proprio cambiato.