La penna degli Altri 17/05/2010 11:28
Ranieri sinchina e cita la filastrocca della grande Inter
Eppure ieri per 36 minuti, il tempo trascorso tra il gol di Vucinic (ancora lui!) a Verona e quello di Milito a Siena, il tricolore è finito tra le mani di Ranieri e della sua truppa. Ma non cè nessun rimpianto, solo un pizzico di amarezza per quel miracolo sfiorato a fronte di un campionato esaltante. «I nerazzurri dovevano vincere il torneo, ma la vera protagonista è stata la Roma - così il tecnico giallorosso -. Non posso che ringraziare i miei ragazzi, volevo che lottassero fino allultimo e arrivassero a 80 punti. Ventiquattro partite senza perdere è un cammino incredibile, nondimentichiamoci che cerano state contestazioni, cerano giocatori che non andavano per cui piano piano si è ricreato un ambiente positivo. Prima abbiamo ricominciato a camminare, poi a correre, infine a volare».
I veleni della finale di Coppa Italia sembrano lontani, come lontano è quel 18 maggio del 2008, quando il duello a distanza tra giallorossi e nerazzurri finì allo stesso modo. Così in casa Roma si utilizza il fair play coi vincitori. «Faccio i complimenti a Moratti, anzi gli auguro di poter bissare il successo in Champions League», il beau geste di Ranieri. Che in diretta tv, pur ricordando di essere tifoso romanista, snocciola tutti i nomi dellundici della grande Inter degli anni 60 con il patron nerazzurro allascolto. E nel giorno dello chapeau agli avversari, Ranieri parla anche di Mourinho con il quale ha condotto nelle ultime settimane un aspro duello verbale: «Se dovesse andar via, mi mancherebbe di sicuro. Sta migliorando: prima mi offendeva mentre ora fa citazioni letterarie...», in riferimento alla citazione di Sartre.
Due anni fa Ranieri non cera e tra i più arrabbiati per lesito di quel campionato risultò Daniele De Rossi, che ieri sul campo del Chievo aveva sigillato linutile successo col missile del 2-0. Quel titolo finito a Milano non gli andò giù per i presuntitorti arbitrali subiti (gli «aiutoni» piùvoltericordatidal romanista). Stavolta fa i complimenti allInter. «Sono una corazzata e lo hanno dimostrato in tutte e tre le competizioni. Cè unabella differenza rispetto al titolo del 2008, penso di essere una persona molto obiettiva e questanno è stata unavittoria meritata. Anzi, se i nerazzurri fossero usciti prima in Champions, forse avrebberovinto il campionatoinanticipo. Ma alla fine le squadre si sono equivalse, ci divide solo un pareggio. La prossima stagione? La Juve può raggiungerci come il Milan, hanno risorse che noi non abbiamo. Ma noi da cinque anni siamo lì in vetta, prima o poi riusciremoa vincere...». Mille tifosi hanno comunque festeggiato la squadra a Fiumicino: unovazione come avessero portato a Roma lo scudetto.