La penna degli Altri 21/05/2010 11:57

Ranieri: "Adriano? Sarei pronto a puntarci"

Dunque, ieri mattina, Claudio Ra­nieri ha partecipato, con grande pia­cere e disponibilità, alla conferenza stampa di presentazione del “ Derby del cuore”, a Roma, viale Mazzini, se­de centrale della Rai, partita di bene­ficenza a favore di Telethon, che si giocherà a Modena il prossimo venti­cinque maggio con l’allenatore giallo­rosso che sarà il tecnico del Telethon team. Convenevoli, inviti a partecipa­re e donare (ai quali ci associamo to­talmente invitando tutti a farlo), do­mande, risposte, mercato, Adriano. Che, oggi come oggi, anche alla luce dei precedenti e dei motivi che hanno portato Carlos Dunga a non convocar­lo per il Mondiale, è soprattutto una scommessa. Ranieri sarebbe pronto a scommettere sul brasiliano? « Io non scommetto mai, non faccio neppure la schedina, però...» . Però? «Però la mia carriera è sempre stata fatta di scom­messe. Io non so nulla di Adriano e an­che se lo sapessi non direi nulla. La mia scommessa principale è fare me­glio con la Roma il prossimo anno, tut­ti vorrebbero vedere superati gli ottan­ta punti che abbiamo fatto nell’ultimo campionato» . Insomma, Ranieri sem­bra disposto a scommettere sul brasi­liano. Anche perché, come ha specificato in un secondo momento, a una domanda in cui gli si domandava se Adria­no gli piacesse, il tecni­co, con un sorriso, ha risposto con nomi im­portanti, cioè con nomi di giocatori che qua­lunque allenatore vorrebbe: «Di gio­catori come Adriano ce ne sono tanti... Milito, Balotelli, Eto’o, Villa... questi sono giocatori importanti» .

Ci pare, insomma, che per Adriano ci sia il semaforo verde di Ranieri. Che ha anche aggiunto qualcosa d’al­tro su mercato e dintorni, a comincia­re dall’eventuale incontro con la dot­toressa Rosella Sensi: «Non è che ci dobbiamo vedere, con il presidente ci sentiamo quasi tutti i giorni. Non c’è nulla da vedere, da fare. Dobbiamo cercare di migliorare la squadra sa­pendo che abbiamo delle difficoltà. Ma come ha sempre fatto in questi an­ni, la Roma metterà in campo una ro­sa competitiva. Avremo la Cham­pions, vogliamo fare bene. I tifosi han­no apprezzato il messaggio di dover dare tutto in campo. La nostra ricerca sarà rivolta a giocatori bravi ma an­che in grado di trasmettere al tifoso certe emozioni» .

Ieri mattina è stata anche l’occasio­ne per parlare della panchina della Nazionale, a cui Ranieri è stato affian­, e pure della rivoluzione in casa di quella che a distanza di un anno dall’esonero del tecnico ro­mano, oggi si ritrova a dover ripartire da zero, avendo alle spalle una stagione falli­mentare:

«Sono contento della scelta di Pran­delli. E’ una persona stu­penda, merita di guidare la Nazionale, sa lavorare molto bene, anche se il lavoro da selezionatore è diverso rispetto a quello di allenatore di club. Prandelli farà bene. Io non so­no mai stato contattato dalla Feder­calcio, anche se mi ha fatto piacere il solo fatto di essere accostato alla pan­china azzurra. Comunque io ho il pro­getto Roma e voglio portarlo avanti. Abbandonare la Roma sarebbe stato come tradire la mia squadra. Alla Ju­ventus mi pare normale che dopo una stagione come quella appena conclu­sa cambiassero un po’ di cose. Hanno rivoluzionato tutto, avranno bisogno di un po’ di tempo. Marotta è un diri­gente che stimo, di sicuro farà bene» .