La penna degli Altri 23/05/2010 11:48
Perrotta: «Rispetto la decisione di Lippi. Penso alla Roma»
Allontanati i vari acciacchi che spesso lhanno costretto a lunghe sedute di fisioterapia, il 32enne di Ashton, è riuscito a liberarsi dal peso delle critiche che lavevano quasi soffocato e amareggiato. La scorsa annata, sicuramente non la migliore della carriera, è stata prodiga di voci che lo accompagnavano verso lInghilterra.
Rumors che, però, non hanno minimamente intaccato la tigna, tutta calabrese, di Simone, spronandolo a guadagnarsi nuovamente la stima di pubblico e allenatore. Ora, le carte in tavola sono cambiate: il piatto non
piange più. Anzi, sorride beffandosi del destino. In questi lunghi mesi di corse e rincorse allInter, Perrotta
ha indossato la fascia di capitano, ha addentato le caviglie di centinaia di avversari, ha giocato come mediano, come centrale di centrocampo, come trequartista, si è sacrificato come seconda punta, spesso è stato il primo ad far partire il pressing, ha incitato dalla panchina, ha difeso i compagni dentro e fuori dal campo. Ha fatto tutto ciò che andava fatto per il bene della squadra. Senza mai tirarsi indietro. Senza ripensare ai fischi di cui è stato bersaglio. Perché questo è Simone Perrotta, un ragazzo intelligente che sa che la sua Nazionale è la Roma.