La penna degli Altri 09/05/2010 11:25
Oggi allOlimpico tutti noi siamo Totti
Mai solo. Mai. Il giorno dopo laggressione mediatica, il fuoriclasse Totti aveva denunciato la solitudine delluomo Francesco. Chi dopo il pallonetto di Parma lo aveva incensato, dopo lo scatto di nervi di Coppa
lo ha scaricato. Vip, soloni della politica, penne snob. Non i suoi tifosi, però. Inquestigiorni, la posta del"Romanista" è stata intasata da messaggi damore e di solidarietà. Di chi "France hai sbagliato, ma io tho
perdonato".
Ieri, sui muri di Roma sono comparsi centinaia di manifesti che inneggiavano alla scomposta reazione tottiana, accompagnati dalla scritta "Roma non si tocca. Grazie Capitano". Sul web si è fatto strada un autentico movimento dopinione pro-Totti. Le manifestazioni daffetto sono confluite, suFacebook, nel gruppo"Io sto con FrancescoTotti". Sorto per protestare in maniera civile, in 48 ore ha registrato più di
13 mila iscritti. Lo ha ideato un professionista della comunicazione, Andrea Pelagatti. Anche se, al "Romanista", ci tiene a sottolineare come lidea gli sia venuta per una questione di fede. Fede nella Roma, ovviamente. Assieme allamico Marco Valerio Corsi, che ha curato la parte tecnica, Pelagatti chiede che «i romanisti vadano tutti allo stadio indossando la maglietta di Totti al contrario (ovvero con il numero e il nome davanti)». Spiega Pelagatti: «Il vero romanista non si arrabbia per lespulsione di Totti. No, il vero romanista si arrabbia per la disparità di trattamento. Materazzi che prende per il collo Vucinic e provoca, la fa franca. Chivu
che fa i gestacci, pure. Perché è stato punito solo Totti?». Quando nel gruppo Pelagatti parla di «linciaggio mediatico» su Totti, si riferisce proprio a queste differenze. Da parte dellarbitro, ma soprattutto degli organi di informazione. «Mario Corsi ha avuto la sensibilità di mettere in risalto il gruppo nella sua" Te la do io Tokyo". Lo ringrazio. È dalla sua trasmissione che ho saputo che Francesco ha letto i messaggi di affetto sul gruppo. So che li ha graditi. Molto».