La penna degli Altri 05/05/2010 12:09

Mourinho: "Sensi? Esigo rispetto"

ANTI-ROSELLA - L’offensiva è partita quando gli è stato chiesto del rischio di chiudere una sta­gione potenzialmente da Grande Slam con zero titoli. «Finire con zero titoli non sarebbe né un dramma né una ver­gogna perché quando si arriva in fondo su tutti i fronti la differenza tra vincere e non vincere è piccola. Vergogna bisogna provarla se si ruba. E chi ha la fortuna di nascere in una culla d'oro, de­ve rispettare me, il mio staff, i miei giocatori per­ché abbiamo lavorato tutta la vita per arrivare dove siamo, anche sul piano economico. Se sia­mo arrivati in finale di e di Coppa Italia e se ci stiamo giocando il campionato non meritiamo rispetto, lo esigiamo. Lei può essere donna, dottoressa, presidentessa, può essere na­ta in una culla d'ora però deve rispettare la mia squadra».

ANTI ROMA - Sotto con la Roma. «Prima di Na­tale avevo detto che aveva le qualità per entra­re tra le prime quattro perché può contare su grandi giocatori. Era partita male, ma è migliorata e ha approfittato di un periodo che mi ha fatto smettere di venire in conferenza stampa, e tutti sap­piamo perché l'ho fatto (riferi­mento agli errori arbitrali e alle squalifiche della Lega e della Figc, ndr), per andare addirittura in testa alla classifica. Peccato per la loro elimi­nazione dalla Coppa Uefa (Europa League ndr)

perché non è una competizione difficile da vin­cere: in finale sono arrivate due squadre che so­no all’undicesimo posto in Inghilterra (il Fulham è undicesimo ndr) e al decimo posto in Spagna

(l’Atletico Madrid ndr)...».
E poi a ruota: «Do­menica abbiamo perso Lucio e Sneijder per in­fortunio.

E’ stata una partita, non uno scherzo, e abbiamo rischiato tutto, senza risparmiarci per­ché, mentre qualcuno era in vacanza a godersi il bel sole di Roma durante la scorsa settimana, noi siamo scesi in campo a . E, ironia del destino, ora il calcio italiano aspetta da noi una vittoria a Madrid per non perdere una squa­dra in
...»
. Finito? Neppure per sogno: «I nostri ex giocatori, Burdisso, Rivas, Jimenez, Bonuc­ci e Meggiorini, contro di noi so­no i migliori in campo, gli ex del­la Roma quando la affrontano escono a metà partita... E poi i portieri avversari: contro di noi fanno i fenomeni e Muslera quan­do ci ha sfidato per tre volte è sta­to assolutamente incredibile, mentre contro la Roma ha avuto la sindrome co­reica

(provoca movimenti scoordinati, ndr)»
.

OLIMPICO - Mourinho ha polemizzato contro la sede della finale ( «Giochiamo sul campo della nostra avversaria; a Palermo, , e Firenze non sarebbe la stessa partita. Loro sono in casa e non mi sembra corretto. In Spagna e in Germania lo stadio viene stabilito dopo che so­no decise le finaliste, in Francia, in Portogallo e in Inghilterra lo stadio è neutrale» ) e ha avanza­to dubbi sul clima attorno al match: «I tifosi del-l­’Inter verranno per vivere un’altra partita bellis­sima, noi per vincere. Niente odio. Solo se qual­cun altro non vuole, non sarà una grande parti­ta. Se gli altri non vogliono la pace, noi non pos­siamo far niente. Il 5 maggio (domanda sul famo­so 5 maggio di Lazio-Inter 4-2, con lo scudetto volato a Torino, ndr)? Lo ricordo solo per la mor­te di Napoleone e perché si fe­steggia Sant’Irene da Lecce, la santa della pace».

FUTURO - Chiusura con i dubbi sul suo futuro quando gli è stato chiesto se poteva dire che resterà al 100% all’Inter anche l’anno prossimo. «No, non posso perché nel calcio non si può mai dire» . Parole che qualcuno ha letto co­me un addio anticipato, probabilmente sbaglian­do. Pensierino finale per Cruyff che lo ha defini­to un vincente, ma non un esempio per i bambi­ni.

«Non mi ricordo di una mia squadra che ha perso e non ha permesso ai miei avversari di fe­steggiare sul campo accendendo gli idranti».