La penna degli Altri 06/05/2010 13:49

Macchina-sicurezza ok: evitati scontri stile derby



Qualche preoccupazione, invece, l’ha data la presenza di alcuni tifosi con la maglia della Lazio nel settore dello stadio dedicato ai tifosi interisti. Diecimila posti a sedere sono stati lasciati vuoti (tutta la curva nord di solito occupata dai tifosi laziali) per maggiore sicurezza e per limitare i contatti tra le due tifoserie. Gli auspici del prefetto Giuseppe Pecoraro, ieri in mattinata, erano stati chiari. «Mi auguro che questa sera (ieri sera, ndr) all’Olimpico ci sia un comportamento sportivo da parte di tutti, compresi i giocatori, e che alla fine della partita ci possa essere una sorta di terzo tempo dominato dal fair-play. Ricordiamoci che è un avvenimento sportivo e non una guerra. Ed un comportamento giusto anche in campo può stemperare eventuali tensioni». Parole rassicuranti e anche di speranza. Una à, o più precisamente una parte di essa, è rimasta sotto assedio fino a notte fonda. Le vie vicino all’Olimpico sono state chiuse, creando ingorghi nella zona del Lungotevere.

Tutto comunque è stato preparato fin nei minimi particolari, per cercare di portare “a casa” un risultato soddisfacente in materia di sicurezza. Già dalla prima mattinata sono state controllate tutte le zone a rischio. Sono stati seguiti i cortei di tifosi nerazzurri al loro arrivo nella capitale e, dopo l’apertura dei cancelli, e quelli dei tanti tifosi giallorossi. L’afflusso è stato pacifico e tranquillo. Ampliate le zone “cuscinetto” attorno allo stadio per favorire così l’entrata e l’uscita dallo stadio dei supporter, ma anche una maggior possibilità di movimento per le forze dell’ordine. Gli oltre 2000 agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza, oltre a controllare la zona dello stadio, sono stati dislocati anche nelle piazze maggiormente frequentate dai sostenitori delle due squadre nel dopo-partita. Centinaia di agenti in divisa ed in borghese, unità cinofile, artificieri, squadre anti-sabotaggio e reparti antisommossa già dalle prime ore del mattino si aggiravano attorno allo stadio.