La penna degli Altri 03/05/2010 12:26
La Roma si sente presa in giro: "Cosi ha perso tutto uno sport"
Proprio una serataccia per la Roma, consumata tra amarezza, sospetti, tanta rabbia e una dura legge del contrappasso, dopo gli sfottò del derby. Non solo si è trovata in questa irripetibile situazione di dover tifare per i cugini nemici, per una prima volta difficilmente dimenticabile. Ma non ne ha nemmeno potuto godere i benefici. Eppure la speranza c´era. Magari nessuno ci ha creduto veramente fino in fondo. Però che la partita potesse andare in modo differente era un sogno che ha tenuto in sospeso tutta la città di parte giallorossa: «Per la prima volta in vita mia tifo Lazio - afferma Daniele De Rossi, icona ed emblema con Totti del romanismo più puro, qualche ora prima dell´inizio della gara - non ci sono dubbi. Anzi, se non mi dessero due schiaffi andrei anche allo stadio». Difficile, molto difficile, che ripeterà l´esperimento e si rimpossesserà delle sue usuali vesti di giocatore e tifoso giallorosso. Claudio Ranieri subito dopo la vittoria sul Parma si era votato alla sportività, mista ad un pizzico di scaramanzia: «La Lazio sta in un grande momento di forma, per cui farà la sua partita, ne sono convinto. Nessuno deve regalare nulla e sicuramente la Lazio farà il suo dovere fino in fondo. Di questo ne sono certo». Il risultato di Lazio-Inter alla fine ha preso una strada differente. Insieme all´agonismo annacquato visto in campo. Non resta che guardare avanti, come fa il capitano, Francesco Totti: «Ci siamo e ci saremo fino alla fine». La fine per l´Inter vuol dire trasferta a Siena, dove c´è un presidente tifoso della Roma che caricherà i suoi giocatori al massimo. Quantomeno l´atmosfera e l´impeto in campo sarà un po´ differente rispetto a quello visto ieri sera all´Olimpico. Intrecci da capitale.