La penna degli Altri 28/05/2010 12:11

L’Aquila canta: «Grazie Roma»

«E’ vero – le parole di sono rimasto molto colpito. Quello che abbiamo visto è incredibile. Non mi aspettavo una cosa del genere». Stesse dichiarazioni anche da parte di Rosella Sensi: «E’ tutto impressionante». Anche se è passato più di un anno da quel tragico 6 aprile, L’Aquila porta ancora i segni del terremoto. Che, ogni tanto, torna a farsi vivo. Due notti fa l’ultima scossa, che ha svegliato i cittadini nel cuore della notte. La zona rossa non è più vasta come in passato, alcune strade sono state riaperte, per altre, invece, ci vorranno ancora parecchi mesi. La visita di e compagni, da queste parti, era attesissima. Le

istituzioni hanno apprezzato la presenza del Presidente, del e di tutti i vertici giallorossi, per i cittadini è stato un segnale forte. Qualcuno lo paragona alla visita di Obama nei giorni del G8. Per questo, alle 15.30, quando il pullman della Roma è uscito al casello di L’Aquila Ovest, in à già c’era fermento.

In pochi, però, hanno voluto disturbare i giocatori durante la visita. Alle 15.45, dopo l’arrivo di Rosella Sensi in

abito scuro, accompagnata da Tempestilli, è iniziato il giro dei giallorossi. Per tutti caschi in testa visto che, come hanno spiegato i vigili del Fuoco, «qualche maceria ancora può crollare». Il casco di Rosella Sensi è bianco, quello dei giocatori pure. Tutti sono in silenzio. Parlano gli uomini della Protezione civile e indicano la casa dello studente, a via XX settembre, che è diventata il simbolo della tragedia aquilana. I giocatori, in tuta, si muovono tra i calcinacci e non vola una mosca. Lo sguardo di è fisso sugli edifici pericolanti, in particolare su quello della Prefettura, Mexes, Cassetti e Perrotta sono tra i più commossi, Cerci si mette le mani nei capelli. Ranieri è attonito, Montali pure.



Ranieri rimane colpito dalle macerie di piazza San Pietro e chiede: «Ma quanto tempo ci vorrà per ricostruirla».

La visita dura circa mezzora, qualche abitante riconosce i giocatori e scatta fotografie. Una mamma commenta: «Per noi è importante avere personaggi così importanti qui oggi. Un anno fa, a poca distanza dal terremoto, facevano tutti a gara per venire. Adesso, invece, pare che tutti si siano dimenticati di noi. Il gesto della Roma ha valore doppio e vogliamo ringraziare tutti. Col cuore».