La penna degli Altri 11/05/2010 11:28

Juan si racconta al Brasile, «Non finirà come nel 2008»

La Roma farà la propria parte, poi vedremo se avremo un po’ di fortuna con il risultato che uscirà fuori da Siena». Due anni fa a Catania, era il 18 maggio, Juan era in panchina nella gara che ha assegnato lo scudetto all’Inter. Domenica sarà al centro della difesa. La speranza è che finisca diversamente. «Vivremo le stesse emozioni di due anni fa, ma il risultato finale sarà diverso...». Come diverso, rispetto alle sue prime due stagioni romaniste, è stato il suo rendimento. Il merito è soprattutto del fatto che per la prima volta è riuscito a giocare con continuità, mettendosi alle spalle i tanti infortuni del passato. Dopo una prima parte di stagione tribolata (a novembre la Roma non gli consentì di rispondere alla convocazione della Seleçao perché era infortunato), Juan ha giocato sei mesi da numero uno vero. Insieme a Burdisso ha formato una coppia spesso insuperabile, contribuendo in maniera determinante alla rincorsa romanista. Per completare l’opera gli manca solo il gol: in una rosa dove hanno segnato praticamente tutti, compreso il Primavera Scardina, tra i titolari manca solo lui. Chissà che a Verona non segni un gol che possa rimanere per sempre nella storia...