La penna degli Altri 16/05/2010 13:06

In panchina l’uomo dei sogni: Menez

Oggi il francese torna in quello stadio per una partita che potrebbe significare infinitamente di più. Magari sarà di nuovo lui a deciderla, anche se la maglia da titolare stavolta potrebbe non toccare a lui. Se Ranieri dovesse cominciare il match andando sul sicuro, con il trio Taddei-Perrotta- Vucinic dietro a , a quel punto Jeremy potrebbe diventare l’arma in più da giocarsi a partita in corso. Se ce ne fosse bisogno. E le alternative per l’attacco non mancano, visto che, con ogni probabilità, il tecnico giallorosso porterà accanto a sé in panchina anche Luca Toni.

Mentre potrebbe finire in tribuna Julio Baptista, che non si è allenato per tutta la settimana. Il brasiliano però è stato convocato, così come tutti gli altri, Riise compreso. Thunderbolt domenica scorsa, dopo la vittoria col Cagliari, aveva detto chiaramente che, nonostante la , a Verona voleva esserci per chiudere insieme ai compagni. E’ stato accontentato.

Ma resta il problema di doverlo sostituire sulla fascia sinistra. Il ballottaggio è tra Tonetto e Cassetti (che torna dopo il doppio stop in campionato e Coppa Italia) mentre dall’altra parte dovrebbe essere confermato Marco Motta. Significha che Burdisso non dovrà essere spostato sulla destra e potrà giocare nel mezzo assieme a Juan, con Mexes ancora in panchina. Nel mezzo nessuna sorpresa: ci saranno (che fa 18mila minuti in A con la Roma) e Pizarro, con il cileno che ha qualche fastidio ma che stringerà i denti per non mancare all’appuntamento.

Ieri l’ultimo allenamento prima della partenza per Verona è stato piuttosto breve per colpa del maltempo. Su Trigoria è caduta tanta pioggia e faceva anche piuttosto freddo con una temperatura attorno ai 10 gradi. Ranieri ha preferito non affaticare più di tanto i muscoli dei suoi ragazzi su un campo molto pesante. Non è certo questo il momento di fare carichi di lavoro, c’è solo da raccogliere gli ultimi rimasugli di energie e sparare tutte le cartucce in campo. E allora tutti sotto la doccia e poi la partenza, sotto lo sguardo di una cinquantina di tifosi incuranti della pioggia. Un saluto e via verso nord, verso il grande sogno.