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La penna degli Altri 09/05/2010 12:39

Il Cagliari vede gialorosso

Di certo i motivi di interesse, anche da parte cagliaritana, non mancano. C’è per esempio il rientro di Andrea Cossu, graziato dalla disciplinare, che spenderà sino all’ultima goccia di sudore nella speranza di staccare un pass per il Sudafrica. Il profumo di azzurro è nell’aria, e il fantasista sa che tanto vale giocarsela. Sapendo di poter contare sul suo contributo, anche la coppia Melis-Festa sembra intenzionata a fare marcia indietro rispetto all’ultima trasferta. La fallimentare esperienza (dal punto di vista del gioco) maturata due settimane fa al San Paolo con il 4-4-2, sembra portare al ripristino repentino dal 4-3-1-2 predicato per due intere stagioni da Allegri, con risultati decisamente apprezzabili. Dopo tre pareggi consecutivi, sotto la nuova gestione, il sogno sarebbe quello di ottenere una vittoria che manca ormai da 12 giornate. Altrimenti, fra sette giorni, i rossoblù ci riproveranno contro il al Sant’Elia.



Prima però bisogna pensare a Toni e compagni. Contro la vicecapolista, velenosa per il rocambolesco 2-2 maturato all’andata al Sant’Elia (con i due punti sfumati al 92’ oggi i giallorossi sarebbero in testa), il Cagliari si presenterà dunque nel suo abito migliore. Assenti solo i degenti di lungo corso, Pisano e Lopez, i rossoblù puntano a fare una bella figura anche a titolo personale. Tra comproprietà da definire (Astori e Ariaudo) e pezzi pregiati pronti a spiccare il volo (Matri, Marchetti, Jeda), la sfida di oggi va vista anche e soprattutto in chiave mercato.

Facile ipotizzare uno schieramento con Marchetti in porta e una difesa formata dai centrali Astori e Ariaudo, con Canini a destra e Agostini sulla fascia mancina. Sulla linea mediana agiranno Conti, Lazzari e Dessena (Biondini dovrebbe partire dalla panchina). Infine il regista Cossu, pronto ad assicurare rifornimenti a Matri e Jeda, con l’alternativa rappresentata da uno scalpitante Nenè.

Vigilia carica di tensione, al contrario, in casa giallorossa. La sconfitta di mercoledì nella finale di Coppa Italia ha segnato un punto a favore dell’Inter, soprattutto a livello psicologico. Il calcione di a Balotelli (al quale ha replicato, in maniera ancora meno sportiva, il nerazzurro Chivu, con gestacci e una bottiglietta lanciata al pubblico) ha scatenato l’ennesimo polverone mediatico. Con i soliti processi e anche qualche intervento autorevole (quello del Presidente della Repubblica, Napolitano). Il popolo romanista ha risposto schierandosi in blocco con il suo capitano, e per oggi all’Olimpico sono annunciati migliaia di tifosi con la maglia giallorossa numero 10. L’assenza di Vucinic, bloccato da un problema a una caviglia (gioca Toni), cambia poco la sostanza, in una partita che la Roma deve vincere tendendo un orecchio alla radiolina. Il Cagliari, invece, concentrato solo su se stesso, può ambire a qualcosa in più di semplice un ruolo da sparring partner.