La penna degli Altri 04/05/2010 12:13
Figc, niente inchiesta ma Abete è irritato: immagine danneggiata
A via Allegri non hanno gradito. E, si sottolinea, domenica sera il presidente federale non era nella tribuna autorità dellOlimpico. Assenza significativa perché troppi segnali nei giorni che hanno preceduto la partita inducevano a pensare che la partita avrebbe potuto assumere toni estremamente amichevoli, tanto amichevoli da diventare «imbarazzanti» . Soprattutto per un presidente che poi, in Europa, deve illustrare le qualità e i meriti del nostro calcio. Perché sono proprio i contraccolpi internazionali che preoccupano maggiormente via Allegri. Di qui alla fine di maggio, lItalia si gioca la partita di Euro 2016. La Federazione aveva messo allincasso un segnale positivo: la commissione cultura della Camera discuterà domani la legge sugli stadi. Ma il passo in avanti sul fronte politico potrebbe essere stato in qualche misura annullato da quel che è avvenuto allOlimpico.
In questa corsa allorganizzazione di Euro 2016 lItalia dovrà vedersela con la Turchia e, soprattutto, con la Francia. E non è certo un caso che le ironie più pungenti siano arrivate proprio dallEquipe, autorevole quotidiano sportivo francese. A via Allegri, in mattinata, la questione è stata valutata, con attenzione, meticolosamente. In particolare, il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha ripassato al microscopio la partita. Con grande pignoleria e realismo è stata valutata lipotesi dellapertura di una inchiesta. Ma alla fine Palazzi è giunto alla conclusione che, per quanto taluni comportamenti siano stati disdicevoli, nessuno di essi, però, configurava un reato sportivo e quindi nessuno di essi poteva essere perseguito.
Insomma, dal punto di vista della Federazione, resta il danno di immagine, ma questo danno non configura comportamenti illeciti sanzionabili. Resta la valutazione critica di via Allegri. Per la Federazione questa vicenda è lultima conseguenza (la più evidente) di una escalation di toni che ha molti padri (società, dirigenti, giocatori, allenatori, media, eccetera). Ecco perché a via Allegri sono state accolte con soddisfazione le parole pronunciate ieri dal presidente della Lega, Maurizio Beretta ai microfoni de «La Politica nel Pallone- Gr Parlamento» : «Abbiamo bisogno di un po di serenità intorno al calcio. Bisogna guardare avanti, ridurre le tensioni perché domani abbiamo la finale di Coppa Italia e la volata scudetto non si è ancora conclusa». Beretta sottolinea che un campionato così non si vedeva da tempo e la gente è tornata negli stadi: potrebbe essere eguagliato il record del 1997 (9.530.000 spettatori complessivi). Ma allestero ci giudicheranno per quel che è avvenuto domenica sera allOlimpico.