La penna degli Altri 18/05/2010 11:31

Ecco lo scudetto della volgarità

contro esposto sul pullmann nerazzurro, le parole
di Ignazio La Russa, e atteggiamenti simili.
A rispondere è innanzitutto il sindaco di Roma
Gianni Alemanno: «Bisogna stare molto attenti nelle
dichiarazioni, soprattutto quando si è concluso un
campionato difficile in cui la Roma ha meritato tantissimo,
per cui bisogna essere più sportivi e più rispettosi delle squadre altrui", le sue parole. Per in sindaco, sono apparse come "una beffa nei confronti dei tifosi romanisti, soprattutto dopo la brutta partita che è stata giocata tra Lazio e Inter. Per cui da questo punto di vista non condivido quello che La Russa ha detto».
 
Michele Baldiconsigliere della AS Roma non ci sta, la sua risposta è chiara e forte: «Le vergognose dichiarazioni di La Russa, che attacca il Siena perché si è impegnato, sono la dimostrazione di quanto sporco sia questo mondo del calcio, pari solo a certa politica. E un tragico destino ha portato La Russa a dover spiegare che dei ragazzi italiani sono morti perché era giusto compiere il loro dovere. Quel dovere che invece ieri La Russa ha criticato in un modo che già misura quanto poco valga la persona. La Russa e i suoi amici leghisti sappiano che noi sventoleremo con orgoglio le nostre bandiere giallorosse e tricolori».
 
Marco Pomarici, presidente del Consiglio del Comune di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica Te la do io Tokyo: «In questi giorni c’è stato un vero e proprio assalto alla à di Roma, da parte della squadra dell’Inter e dalle istituzioni politiche come il Ministro La Russa. Partiamo da La Russa che conosco personalmente come persona per bene, diciamo che se n’è uscito male, soprattutto dopo la partita Lazio–Inter, accusando i giocatori di poca sportività. Lui sottolinea l’aspetto del Siena? Ne dovremmo andare fieri come amanti dello sport. Ha sbagliato». 
 
Per quanto riguarda lo striscione attaccato al pullman dell’Inter: «E’ una frase indegna nei confronti di un grande uomo e giocatore. Lo sfottò e l’offesa stanno continuando, è partita da Balotelli nel rettangolo di gioco e sappiamo cosa ha scaturito, per continuare raggiungendo l’apice in questi giorni. Non si accetta, non si può offendere una à. Servirebbero delle scuse ufficiali da parte dell’Inter per quelle frasi indegne».