Dai 6 centri trasfusionali che parteciparono alla prima edizione dell’iniziativa si è passati agli attuali 16, la totalità di quelli operanti su Roma. Nel corso degli anni la partecipazione è stata sempre più numerosa e il 90% dei donatori è risultato idoneo. Il dato più rilevante, però, è che il 35% era alla prima esperienza da donatore. Un vero regalo fatto dal pallone a chi ha bisogno e una risposta all’emergenza-sangue. La Roma chiuderà poi la stagione con un altro appuntamento importante. Giocherà infatti un’amichevole a L’Aquila, giovedì 27 maggio alle 18,30, contro la squadra locale (serie D) allo stadio «Tommaso Fattori». Alla partita parteciperà anche Francesco Totti, che aveva già incontrato una delegazione del settore giovanile rossoblu al Campidoglio, lo scorso anno.

Per la Roma è un ritorno in Abruzzo, dopo che nel 1998 la squadra giallorossa era stata invitata per i festeggiamenti della promozione dell’Aquila in serie C2. Il programma della giornata dovrebbe prevedere anche una visita della squadra nei luoghi più colpiti del sisma del 2009. «La Roma ci ha dato testimonianza diretta del suo sostegno — ha detto Fabio Aureli, direttore generale dell’Aquila Calcio — l’intero incasso della partita sarà devoluto a noi». A qualcuno forse dispiacerà che Francesco Totti — il razzista, il violento, il coatto, il maleducato, il perdente, il nonnetto e chi più ne ha più ne metta— sia stato tra quelli che più si sono impegnati per queste iniziative che rendono ancor più bella una stagione da 80 punti in campionato e con oltre 50.000 tifosi portati in trasferta tra Bari, Parma e Verona senza che succedessero disordini.